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Martedì 26 novembre 2024

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La Diageo annuncia la chiusura dello stabilimento, con il licenziamento di oltre 300 dipendenti

La decisione della chiusura, “non prima del giugno 2026”, comunicata ai sindacati riguarda 349 dipendenti dello stabilimento e degli uffici di Santa Vittoria d'Alba. Mercoledì sciopero e presidio

Santa Vittoria d'Alba

La Guida - La Diageo annuncia la chiusura dello stabilimento, con il licenziamento di oltre 300 dipendenti

Chiusura dello stabilimento e degli uffici a Santa Vittoria d’Alba prevista per il giugno 2026 e conseguente licenziamento dei 349 dipendenti che lavorano per l’azienda. La comunicazione ai sindacati è avvenuta questa mattina, martedì 26 novembre, da parte della direzione aziendale della Diageo Operation Italy Spa, multinazionale del settore bevande alcoliche che ha acquisito lo stabilimento Cinzano lungo la statale 231 a fine anni Novanta (cedendo poi il marchio Cinzano a Campari). Le segreterie territoriali di Fai Cils, Flai Cgil e Uila Uil e Ugl hanno dichiarato una giornata di sciopero di otto ore per ogni turno di lavoro per la giornata di domani, mercoledì 27 novembre, con un presidio-assemblea fuori dall’azienda dalle 9.30 alle 12.

Secondo quanto comunicato ai sindacati, l’azienda avrebbe già deciso l’avvio della procedura per la cessazione definitiva dell’attività. Tra le motivazioni la contrazione del mercato di riferimento e il fatto che la produzione dello stabilimento di Santa Vittoria d’Alba (rum, vodka, gin e coktail) viene venduta per appena il 2% sul mercato italiano. La Diageo ha circa 150 siti produttivi nel mondo e produce bevande alcoliche e birre con marchi come Johnnie Walker e Guinness. In una nota l’azienda ha spiegato che la chiusura del sito prevedibilmente non avverrà prima del giugno 2026 e che l’azienda si “renderà disponibile a esplorare soluzioni alternative per il futuro del sito, inclusa la possibile cessione a terzi. In conformità con la normativa applicabile abbiamo avviato una procedura di consultazione con le organizzazioni sindacali e gli altri soggetti individuati dalla legge. Garantiremo pieno sostegno a tutti i nostri dipendenti nel corso di questo processo. Rimaniamo impegnati con le nostre consuete attività commerciali in Italia”. “La valutazione, a lungo ponderata, – spiega l’azienda – fa seguito a un attento esame del nostro network volto ad allineare capacità produttiva ed efficienza, oltre che flussi di produzione e logistica, al fine di poter servire in maniera più efficiente i nostri mercati di riferimento”.

Al presidio dei lavoratori, mercoledì 27 novembre, sarà presente anche il presidente della Regione, Alberto Cirio. “Domani mattina sarò al presidio organizzato dai lavoratori in occasione della giornata di sciopero indetta dai sindacati – ha detto Cirio – e entro questa settimana incontrerò l’azienda per avere un quadro chiaro della situazione. Mi sono già confrontato con il vicepresidente Elena Chiorino che ha le deleghe al lavoro per individuare quali strumenti possiamo mettere in campo: è infatti evidente che la Regione farà tutto quanto possibile, insieme alle istituzioni locali, per scongiurare il rischio di chiusura di una realtà produttiva tanto importante per il nostro territorio”.
“Come Regione Piemonte – aggiunge la vicepresidente, Elena Chiorino – siamo fermamente determinati a mettere in campo tutti gli strumenti possibili per la salvaguardia occupazionale dei lavoratori Diageo. L’obiettivo è garantire la continuità occupazionale: la tutela dei lavoratori e delle loro famiglie rappresenta per noi una priorità assoluta, e lavoreremo senza sosta per fornire un futuro stabile a chi è colpito da questa improvvisa crisi”.

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