Murakami recupera un suo vecchio racconto che aveva ispirato uno dei suoi libri più significativi, “La fine del mondo e il paese delle meraviglie”, per raccontare il potere trascendente della parola scritta, capace di rivoluzionare la nostra stessa realtà in continuo movimento. Un ragazzo diciassettenne è innamorato di una sedicenne misteriosa che gli racconta di una città lontana in cui, proprio lui, dovrà diventare Lettore dei sogni. I due, al primo amore, passeggiano lungo il fiume o in riva al mare, si siedono a sussurrare parole su una panchina. Lui è un ragazzo senza nome, l’autore lo chiama “Boku” una delle parole giapponesi per l’impersonale “io”, e la storia d’amore con la sua compagna di scuola è un amore acerbo, magico, epistolare. Lei gli racconta d’una città dalle mura altissime, un posto con un bel fiume, tre ponti di pietra, una torre di guardia, basse colline e un orologio senza lancette che sovrasta la piazza principale. Lì si trovano mandrie di unicorni dal mantello dorato che percorrono strade lastricate di pietra e invisibili uccelli notturni. Ma la ragazza di cui si sta innamorando, in uno slancio di sincerità, gli confessa d’essere solo un’ombra sbiadita poiché in realtà lei sente d’appartenere a quella città. Murakami ha una capacità unica di mescolare realtà e sogno, tanto che quando la ragazza scompare all’improvviso, non possiamo altro che pensare che sia finita nell’altra realtà. E la forza dell’amore e del desiderio lo spingono a mettersi alla prova a lasciare il suo lavoro per lavorare nella biblioteca di una nuova città.
Murakami traccia una storia d’amore divisa tra due mondi. Uno è apparentemente la realtà, l’altro un’esistenza più semplice dove le persone devono rinunciare alle proprie ombre per esistere lì e i sogni vengono letti da un lettore di sogni. È un’ode alla magia ma allo stesso tempo al realismo: la coesistenza del reale e dell’irreale, del vivo e del morto, del fisico e del metafisico. Come in molti dei suoi altri romanzi, Murakami utilizza il realismo magico per affrontare il desiderio umano universale di trovare un significato più profondo in un mondo superficiale e indifferente. E ritroviamo in una scrittura piena di sfumature ed emozioni, molti dei suoi temi preferiti, tra cui la solitudine, l’invecchiamento e la ricerca della trascendenza spirituale, eloquenti riflessioni sulla natura del tempo e della memoria che ricordano uno dei suoi eroi letterari, ovvero Proust.
La città e le sue mura incerte
Murakami Haruki
Einaudi
23 euro