“La situazione generale è critica e il servizio ferroviario è peggiorato, in tutta la regione. Tale situazione non è accettabile e rischia di sfociare in una rivolta sociale”.
La denuncia arriva dal Gruppo Pendolari Cuneo-Torino. “L’utenza è stanca ed esasperata da tutti i disagi a cui ormai quotidianamente è sottoposta – scrivono in una comunicazione inviata alla Regione, alla Provincia e agli amministratori comunali -. Possiamo capire la necessità dei lavori, la causa di uno sciopero, possiamo capire ed accettare tante cose, ma ad esempio non è accettabile che tale sciopero si prolunghi oltre all’orario stabilito, non sono accettabili la serie di ritardi continui che si verificano sulla nostra rete ferroviaria, non è accettabile che una ditta di trasporti si approfitti impunemente dell’utenza in casi di emergenza. Non è accettabile la somma di minuti ritardo rilevata a partire da luglio ad oggi, e relative limitazioni e cancellazioni, non è accettabile la condizione della linea Cuneo-Ventimiglia che è al momento l’unico mezzo di spostamento per decine di pendolari, ma che continua per una serie di traversie sia naturali che umane, a pagare un prezzo elevatissimo, condannando i territori, cuneese compreso, ad un isolamento forzato e a dover rinunciare ad un servizio essenziale quale il trasporto, diritto costituzionale peraltro. Riteniamo che sia decisamente troppo per un servizio che dovrebbe essere uno dei cardini per la mobilità sostenibile, decisamente troppo per chi deve accollarsi spese supplementari per ovviare a questo servizio pessimo, vedi affitto supplementare o spese di spostamento in auto, o alle spese supplementari per coprire necessità personali di eventuali baby sitter e badanti, decisamente troppo come tempo rubato alla vita personale e lavorativa di ogni pendolare e studente che arriva tardi al lavoro o a scuola, con possibili ricadute sul proprio rendimento, sulla propria carriera, mancando magari ad un esame, o ad un appuntamento di lavoro, o con possibili penali da parte dell’azienda per i continui ritardi. Decisamente troppo per il costo del biglietto/abbonamento richiesto, aumentato di circa il 20% in circa 3 anni, per un servizio inadeguato, ridotto e peggiorato. Decisamente troppa anche l’esasperazione a cui questo servizio sta portando l’utenza, stufa di tutti i disagi a cui è sottoposta.
Non sappiamo bene le ragioni di tutto ciò, quasi sicuramente ci sono le responsabilità dei vari organi ed enti competenti che si rimpallano le cause, le colpe, i costi, e quant’altro, sicuramente è una situazione che va migliorata, perché così come è non va bene. Chiediamo un intervento sostanziale affinché ci si adoperi a fornire un servizio degno, che sia efficace ed efficiente”.
I risultati del report su ritardi e cancellazioni
Secondo il report del monitoraggio eseguito dal Comitato nel mese di ottobre su ritardi e cancellazioni dei treni (giorni feriali, fasce orarie 5-10 e 14-20) sulla tratta Cuneo-Torino sono 2.205 i minuti totali di ritardo (1230 fascia mattino e 975 fascia pomeridiana), 6 le cancellazioni e 7 le limitazioni di percorso. “440 minuti in più rispetto a settembre” sottolineano i membri del Comitato dei pendolari. Ad ottobre il treno con maggior minuti di ritardo è risultato quello con partenza da Cuneo alle 6.54 con 262 minuti (10 eventi), a seguire quello delle 7.24 con 245 minuti (16 eventi) e quello delle 14.57 con 216 minuti (19). In totale il ritardo si è verificato 203 volte (104 al mattino,99 al pomeriggio), 40 volte in più rispetto a settembre. Dal 15 febbraio a fine giugno il totale dei ritardi sulla linea è stato di 11.418 minuti con 1061 eventi, 18 cancellazioni e 30 limitazioni.
Sulla tratta Torino-Cuneo i minuti totali di ritardo sono stati 2416 (960 mattino, 1456 pomeriggio), 4 le cancellazioni e 13 le limitazioni di percorso, 496 minuti in più rispetto a settembre e 367 in più rispetto a luglio. Il treno con maggior minuti di ritardo è risultato quello delle 18.55 con 196 minuti (16 eventi), a seguire quello delle 14.21 con 158 (9 eventi) e quello delle 6.25 con 153 minuti (16 eventi). Totale eventi: 236 (92 mattino e 144 pomeriggio), 36 in più rispetto a settembre. Dal 15 febbraio a fine settembre (escluso il mese di agosto) i minuti totali di ritardo sono stati 11.319 minuti con 1.137 eventi, 16 cancellazioni e 50 limitazioni.
La linea SFM (Servizio Ferroviario Metropolitano) ha contribuito nel totale del mese di ottobre con 1.089 minuti di ritardo.
Ad oggi, il treno che detiene al momento il record di minuti di ritardo è il 3137 delle 18.44 con 1088 minuti con 65 eventi, quello che ha subito il maggior numero di eventi risultano essere il Fossano-Torino (26720) delle 14.57 e il Torino-Ventimiglia (3107) delle 18.55 con un totale di 90. Nel mese di ottobre il record di eventi Fossano-Torino con 19.
Ad oggi si registrano quindi un totale di 22.898 minuti di ritardo pari a 381,63 ore equivalenti a circa 16 giorni, 2.200 eventi di cui 35 cancellazioni e 80 limitazioni.
Nel mese di novembre (aggiornato all’11 ndr) sulla tratta Cuneo-Torino si sono già raggiunti 1.243 minuti di ritardo e sulla tratta Torino-Cuneo 971 minuti.