
(foto Pixabay)
Le persone intelligenti sanno che è difficile muoversi davanti alle nuove sfide culturali e morali, tra i due estremi del “tutto è lecito” (ma già san Paolo ribatteva: «Sì, ma non tutto fa bene»: 1 Cor 6,12) e del “dove andremo a finire, signora mia?”. Molto spesso le tradizioni tutte, e soprattutto quelle religiose, tendono a non accettare le novità, ma chi è religioso e si interroga sulle questioni morali sa che le percezioni cambiano, e non sempre in peggio. Cinquanta anni fa era ritenuto scandaloso mettere a disposizione il proprio corpo, da defunti, per trapianti d’organi, oggi è percepito come qualcosa, al contrario, di molto generoso e altruista.
Tra le dimensioni morali umane che più sentiamo cambiate nelle ultime generazioni
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