Dopo aver parlato a lungo (e forse in modo poco razionale e molto discutibile) del passato viene spontaneo dire qualcosa anche del futuro. Sul presente preferisco tacere, sia per non aggiungere parole alle molte che vengono quotidianamente spese sui fatti tristi e preoccupanti dei nostri giorni, sia per la difficoltà a vedere chiaro nel mare in cui si è immersi. Solo una certa lontananza permette la visione prospettica necessaria per tentare una comprensione dei fatti.
È chiaro, però, che
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