Un passo in avanti per il 118 in Piemonte, che rischiava di saltare. Ordine dei medici e degli infermieri e l’assessorato alla sanità della Regione hanno siglato, questa mattina mercoledì 6 novembre, l’accordo che approva l’adozione degli Algoritmi Clinico Assistenziali Infermieristici. In parole comprensibili a tutti il sistema, le competenze e la composizione del personale sulle ambulanze del 118 rimangono come sono rimaste fino ad oggi.
A scatenare la crisi sul 118, il servizio che garantisce il soccorso urgente in caso di incidenti stradali, malori, infortuni in casa e al lavoro, era stata una delibera firmata in piena estate che ridefiniva i protocolli di assistenza sulle ambulanze, togliendo di fatto i medici dalle ambulanze e lasciando consulenze da remoto e dando la possibilità in certe circostanze agli infermieri di somministrare alcuni farmaci in assenza della prescrizione medica.
Il nuovo accordo firmato oggi dal Coordinamento degli Ordini delle Professioni sanitarie del Piemonte e l’assessore Federico Riboldi rimette in piedi i protocolli come le linee guida cliniche, integrando il lavoro dei medici e degli infermieri, rispettando il quadro normativo di responsabilità del servizio sanitario. La Regione Piemonte considera essenziale la presenza dei medici del 118 per i casi critici, sia nelle Centrali Operative sia negli interventi ad alta complessità clinica, prevedendo che le automediche verranno gradualmente integrate nella rete dei mezzi avanzati, a sostegno dei pazienti più critici. Il nuovo quadro di riferimento rafforza quindi anche il ruolo degli infermieri all’interno del sistema di emergenza territoriale 118, consolidando la possibilità di intervento autonomo in situazioni di emergenza che richiedono un’azione tempestiva, in linea con le linee internazionali.
“Si tratta di una vittoria significativa, prima di tutto per i cittadini, che potranno contare su una risposta più appropriata ed efficace in relazione ai propri bisogni di salute, – ha dichiarato Ivan Bufalo, Presidente del Coordinamento regionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche. – Questo provvedimento, atteso da oltre vent’anni, riconosce ufficialmente le competenze degli infermieri nel sistema di emergenza preospedaliera e rafforza la loro operatività sul territorio, garantendo al contempo la loro sicurezza nell’esercizio professionale”.