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Martedì 5 novembre 2024

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Il cantiere del Carle inizia dal secondo piano della palazzina storica

La gru è stata montata, nel secondo piano già si lavora, nel primo si inizierà entro fine settimana mentre il piano interrato si sta svuotanbdo completamente e il pian terreno lo farà nei prossimi quindici giorni

Cuneo

La Guida - Il cantiere del Carle inizia dal secondo piano della palazzina storica

La gru è stata montata, nel secondo piano già si lavora, nel primo si inizierà entro fine settimana mentre il piano interrato si sta svuotando completamente e il pian terreno lo farà nei prossimi quindici giorni. È tutto pronto al Carle di Confreria per i lavori alla palazzina storica degli anni Trenta.
La parte più vecchia del vecchio “sanatorio” del Carle verrà rimesso a nuovo con i criteri di sicurezza antisismica e antincendio. Non sarà utilizzabile per almeno un anno e mezzo.
Con l’uso di strutture mobili e container viene sistemata anche l’accettazione, la portineria e il Coge ovvero il Servizio Controllo di Gestione, mentre viene realizzata per l’ospedale, perché il resto dell’edificio rimarrà attivo e funzionante, una nuova entrata principale provvisoria dal cortile interno a sinistra dell’attuale ingresso che sarà chiuso e inagibile perché cantiere. È l’entrata utilizzata già oggi con dei gazebo di accesso all’ascensore che viene utilizzata da chi ha problemi di mobilità. Perché all’accesso principale, che poi sarà chiuso, si accede solo attraverso una rampa di gradini.
Al secondo piano già si lavora per lo smantellimento di un cantiere complesso e “importante” come quello per l’antisismica. Il primo piano sarà consegnato tra giovedì e venerdì e anche lì si potrà procedere. Nel piano interrato dove c’erano tutti gli impianti della radiologia che sono stati trasferiti al Santa Croce, l’ultima la mammografia, ormai c’è il vuoto. Solo il pian terreno è ancora animato con tanta gente che passa e i servizi ancora attivi di accettazione e del Cas, il Centro Accoglienza e Servizi che fa parte dei servizi per i malati oncologici, il bar che per ora non sarà più messo in funzione, la mensa dei dipendenti che invece viene trasferita al terzo piano in altra area del Carle. Ma fra quindici anche il pian terreno sarà svuotato e la porta principale sbarrata.

“Siamo nei tempi annunciati – spiega il direttore generale del Santa Croce e Carle Livio Tranchida – per un lavoro complesso che ha bisogno di tempo e di spazi liberi e in sicurezza. Abbiamo in tempo record e con fondi propri, sistemato molte zone del Santa Croce per ospitare macchinari, ambulatori, servizi e reparti senza mai interrompere i servizi ai cittadini”.

Quelli del Carle sono lavori del Pnrr, che devono necessariamente finire entro metà 2026, per 5.652.249 euro, affidati direttamente da Invitalia, l’Agenzia nazionale di proprietà del Ministero dell’Economia, alla Mit srl di Nichelino.

Quella che sarà la nuova entrata del Carle

Quella che sarà la nuova entrata del Carle

Il corridoio che delimita la parte della palazzina storica al resto

Il corridoio che delimita la parte della palazzina storica al resto

il bar del Carle

il bar del Carle

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