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Martedì 3 dicembre 2024

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Progetti di filiera: i cereali

Costruire progetti di filiera risponde all’obiettivo di garantire la sovranità alimentare riducendo la dipendenza alimentare dall’estero

La Guida - Progetti di filiera: i cereali

Da molti anni Coldiretti si impegna a concretizzare progetti economici di filiera tra le aziende agricole e le agroindustrie più lungimiranti. I progetti di filiera sono investimenti sul territorio per il territorio che consentono di valorizzare al meglio i prodotti locali, garantire una giusta remunerazione agli agricoltori, tutelandoli dalle pratiche commerciali sleali, e offrire completa tracciabilità e qualità ai consumatori.
Costruire progetti di filiera risponde all’obiettivo di garantire la sovranità alimentare riducendo la dipendenza alimentare dall’estero. Per quanto fitta di ostacoli e minacce – dal cibo sintetico prodotto in laboratorio alle etichette fuorvianti su alimenti e vino – la strada per la valorizzazione del cibo Made in Cuneo è tracciata e non si ferma l’impegno per il rilancio di comparti strategici come la frutta e la carne bovina.

Grano Piemonte

La filiera Grano Piemonte è partita nel 2020 grazie all’accordo che Coldiretti ha lanciato a livello regionale insieme al Consorzio Agrario delle Province del Nord-Ovest. Nel 2023 questo accordo di filiera ha coinvolto un quinto della superficie seminata a grano in Provincia di Cuneo, pari a 4.000 ettari. Qui i cerealicoltori hanno coltivato diversi mix di frumento tenero, attentamente selezionati dai tecnici della Coldiretti che, in particolare, hanno sperimentato con successo il mix “Forza Piemonte”, una miscela di più varietà di grano con caratteristiche diverse ma che coltivate assieme, nel rispetto di un disciplinare di produzione attento all’ambiente e alla biodiversità, sono in grado di fornire un’ottima resa produttiva, una buona resistenza alle patologie e una farina duttile con una stabilità delle caratteristiche molitorie. In Provincia di Cuneo questo progetto di filiera regionale può contare sulla sinergia con Confartigianato Cuneo allo scopo di garantire ai consumatori prodotti da forno realizzati con farina coltivata, macinata e trasformata nella Granda.

Frumento tenero biologico ed Enkir

Sull’onda della crescente domanda di prodotti biologici, proseguono gli accordi con alcune aziende molitorie come il Mulino Marino di Cossano Belbo per la fornitura di frumento certificato bio, coltivato perlopiù sulle aree collinari del cebano e del monregalese e commercializzato dalla cooperativa 7 Vie del Belbo di Mombarcaro.
Prosegue inoltre lo storico accordo di filiera per la fornitura di “Enkir”, nome commerciale che indica una popolazione di antiche varietà di farro monococco, tra i più antichi cereali coltivati dall’uomo. Si tratta di una specie molto rustica, dunque con ottima resistenza a malattie e stress, che ben si adatta alla coltivazione biologica e alla terra dell’Alta Langa, ha un elevato profilo nutrizionale e può essere destinato anche alla panificazione.

Grano saraceno

Va avanti con successo dal 2019 il progetto di filiera tra Coldiretti Cuneo e il Molino Tudori di Teglio in Valtellina per la coltivazione e la fornitura di grano saraceno, utilizzato per produrre pizzoccheri e farina. Un prodotto salubre, privo di residui chimici, che le aziende agricole della Granda ottengono grazie alla consulenza tecnica di Coldiretti Cuneo. Malgrado il nome “grano”, il saraceno non è un cereale ma un’erba, pertanto la sua granella, trasformata in farina, non contiene glutine e costituisce una valida alternativa al frumento, ad esempio per i celiaci. La farina di grano saraceno, in purezza o in miscela, può essere utilizzata per preparati dolci da forno, salati e paste fresche.

Altri cereali

Altro importante tassello sono gli accordi di filiera che da diversi anni sono realizzati, con il supporto di Coldiretti, dal Consorzio Agrario delle Province del Nord-Ovest con alcuni importanti gruppi industriali, riguardanti produzioni cerealicole quali il mais e l’orzo, oleaginose come il girasole ed alcune leguminose come la soia, il fagiolo, il favino e il pisello proteico. Questi prodotti, coltivati nel rispetto dei disciplinari previsti con la consulenza dei tecnici di campo di Coldiretti, vengono utilizzati in parte per la produzione di mangimi di qualità, in parte per il consumo umano attraverso farine e trasformati.
Parallelamente sono in essere contratti per la fornitura di altre tipologie di frumento con mulini locali come il Molino Bongiovanni di Pogliola, il Molino Stenca di Cortemilia e il Molino Gaiero e Gabutti di Carrù; l’obiettivo è produrre farine locali con specifiche richieste di varietà per soddisfare le loro esigenze qualitative.

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