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Giovedì 26 dicembre 2024

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Cuneo avrà un suo regolamento per i beni comuni

Votato all’unanimità un ordine del giorno della minoranza, che lo chiede dal 2016. Cittadini attivi potranno concordare con i comuni interventi di cura e gestione dei beni comuni

Cuneo

La Guida - Cuneo avrà un suo regolamento per i beni comuni

Il comune di Cuneo seguirà il percorso virtuoso già percorso da altri comuni e si doterà di un regolamento per l’amministrazione condivisa i beni comuni. Lo ha deciso un ordine del giorno votato all’unanimità dal consiglio comunale e lo ha confermato l’assessore Alessandro Spedale, che lo seguirà personalmente insieme agli uffici. “Credo in questo percorso, che era stato avviato già nel mandato scorso dall’assessore Mantelli e a cui l’ufficio Piano Strategico sta lavorando da un po’ di tempo. Credo sia giusto arrivare ad approvare questo regolamento, che non vuol dire sollevare i dipendenti comunali dal loro lavoro e farlo fare da altri, sia chiaro, ma significa trovare forme di collaborazioni regolamentate con i cittadini, anche come singoli e non associazioni o gruppi organizzati. È facile approvare un regolamento, ma poi è alla prova dei fatti che si scopre se funziona o no. Sicuramente non sarà perfetto alla sua prima versione, ma ci metteremo alla prova di volta in volta con casi concreti” ha spiegato.

A proporre l’ordine del giorno i consiglieri di “Beni Comuni” e “Cuneo Mia”, che hanno presentato anche una bozza esemplificativa di regolamento. “Il percorso è iniziato già nel 2016 con un nostro ordine del giorno approvato all’unanimità e poi si è molto rallentato – ha detto Ugo Sturlese (Beni Comuni) -. Nel frattempo il numero dei comuni che si sono dotati di questo strumento è più che raddoppiato, passando da 124 a oltre 300. Inoltre, a giugno di quest’anno il laboratorio Labsus ha diffuso un prototipo di regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazioni dei comuni per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni, da cui crediamo si possa prendere ampio spunto. Questo ordine del giorno vuole essere un invito ad accorciare i tempi”.

Il prototipo di regolamento diffuso da Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà – prevede che i cittadini attivi possano svolgere interventi di cura, rigenerazione e gestione condivisa dei beni comuni come singoli o attraverso formazioni sociali, anche informali. Lo fanno sottoscrivendo con le amministrazioni locali patti di collaborazione, lo strumento con cui il Comune e i cittadini attivi concordano ciò che è necessario per la realizzazione degli interventi di cura e gestione condivisa dei beni comuni. Il contenuto del patto, che può variare in relazione al grado di complessità degli interventi e della durata, viene individuato dai cittadini e dall’amministrazione attraverso la co-progettazione. Le attività di cura, rigenerazione e gestione condivisa dei beni comuni svolte dai cittadini attivi non comportano in alcun modo la costituzione di un rapporto di lavoro con il Comune, nè danno vita ad un rapporto di committenza da parte del Comune.

D’accordo con la bontà dell’operazione tutta la maggioranza, che lo è stata fin dall’inizio del percorso. “L’amministrazione non è mai stata contraria a un regolamento in cui cittadini attivi e ente pubblico possano collaborare – ha detto la capogruppo di Cuneo Solidale, Stefania d’Ulisse -. Una delle peculiarità sta nella capacità di coinvolgere soggetti, anche singoli, interessati ad azioni di cura dei beni comuni. Il nostro comune ha un ufficio di Pianificazione Strategica che sta già lavorando a una proposta di regolamento di amministrazione condivisa e per dare supporto operativo al progetto è stata anche lanciata una piattaforma web che diventerà il principale strumento per la presentazione di proposte di collaborazione da parte dei cittadini. Per noi è fondamentale avere un ufficio di riferimento, ma anche un tavolo intersettoriale che possa valutare le proposte e supportare le varie fasi del processo”.

Una proposta di regolamento che dovrà essere presentata prima alla commissione consiliare competente e poi potrà passare all’approvazione del consiglio, per divenire operativa.

“Io tendenzialmente sono contrario ai regolamenti, che poi tanto non rispettiamo. Sono scettico, ma sono curioso di vedere l’epilogo di questo processo e quindi voterò favorevolmente, condividendo l’idea di fondo” ha commentato Beppe Lauria.

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