Dal 1° novembre partirà in Piemonte la campagna di immunizzazione contro il Virus Respiratorio Sinciziale (VRS) con l’anticorpo monoclonale Nirsevimab. L’adesione sarà gratuita e su base volontaria.
In tutti i punti nascita l’anticorpo sarà somministrato prima della dimissione ai nati tra il 1° novembre 2024 e il 31 marzo 2025, mentre i bambini nati tra il 1° gennaio ed il 31 ottobre 2024 lo riceveranno presso i centri vaccinali e i pediatri di libera scelta che aderiranno all’iniziativa promossa dalla Regione Piemonte.
Il farmaco, per il quale non sono documentate tossicità particolari, necessita di una singola somministrazione con un’iniezione sottocute e offre una protezione per sei mesi. Le precedenti strategie di prevenzione prevedevano, invece, multiple somministrazioni di un altro anticorpo monoclonale, il Palivizumab, unicamente a bambini appartenenti a categorie a rischio.
Il Virus Respiratorio Sinciziale causa un’infezione respiratoria in più del 60% dei bambini nel primo anno di vita ed in quasi tutti entro il secondo anno ed è il principale responsabile di bronchioliti, bronchiti asmatiche e asma in bambini e adolescenti. L’infezione può essere grave: il 4% dei bambini colpiti che hanno meno di un anno di età necessita di ricovero in ospedale e tra questi uno su cinque finisce in terapia intensiva. Inoltre, circa il 40% dei bambini che hanno avuto una bronchiolite da VRS sviluppa negli anni successivi un broncospasmo ricorrente e/o asma bronchiale.
L’infezione è stagionale: si manifesta soprattutto tra ottobre e novembre e tra marzo e aprile.
Nel 2023 il VRS in Piemonte è stato responsabile di oltre 1.000 ricoveri di neonati con meno di un anno e di più di 1.500 accessi in Pronto Soccorso, con un forte impatto sul sistema sanitario, oltre che con ricadute importanti sull’assistenza domiciliare del bambino, l’assenza lavorativa dei genitori e l’inevitabile preoccupazione delle famiglie.