Per il secondo anno la sala Lanteri ospita la rassegna di cinema africano organizzata in collaborazione con Lvia. È un’iniziativa che intende portare a Cuneo alcuni titoli di produzione africana o comunque legata a quel continente che per la loro stessa origine non trovano una distribuzione nel nostro paese. L’intento inoltre è quello di vedere come la cinepresa africana ritragga il proprio mondo e le problematiche connesse, tra queste, naturalmente, la più pressante è l’emigrazione e il rapporto con l’Europa.
Mercoledì 6 novembre si inizia con l’unico titolo italiano, però con una forte adesione al mondo descritto. Il documentario “Fela. Il mio dio vivente” di Daniele Vicari presenta la figura di Fela Kuti, musicista e attivista nigeriano degli anni Settanta. La musica come rivolta contro l’imperialismo occidentale e ogni forma di autoritarismo attraversa la vita dell’artista leggendario, enigmatico e pacifista che subisce più di un arresto. È una coinvolgente immersione nel mondo musicale e insieme il ritratto di un personaggio in rivolta.
Il 13 novembre il film “Talia” proporrà il ritratto di una giovane che dal Belgio torna in Senegal per conoscere il suo mondo ormai lontano e lì avvierà una ricerca delle proprie radici. Per il 20 novembre sono previsti quattro cortometraggi ognuno dei quali guarda le realtà di paesi diversi del continente: “Lions” insegue una giovane congolese emigrata a Londra; dal Ghana arriva “Tsutsué”, mentre nella contradditoria spiritualità kenyota ci immerge “Tithes & Offering”, e nella questione migratoria in terra tunisina ci parla “Leni africo”. Ultimo appuntamento il 27 novembre con “Ayanda and the mechanic” con una giovane piena di energia che rompe la cultura maschilista e porta avanti l’officina del padre in un Sudafrica che non ha superato i pregiudizi maschilisti.
Tutte le proiezioni iniziano alle 21 con una breve presentazione iniziale. Ingresso unico 5 euro.