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Domenica 22 dicembre 2024

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La scomparsa a Boves di Tullio Dutto

Classe 1934 l'uomo era uno degli artigiani più conosciuti sul territorio

Boves

La Guida - La scomparsa a Boves di Tullio Dutto

Si è spento nella giornata di domenica 27 ottobre presso l’Istituto Climatico di Robilante Tullio Dutto (et Nana). L’uomo, classe 1934, era un artigiano molto apprezzato sul territorio. Come molti bovesani, Dutto sin da giovane aveva iniziato l’attività di muratore sulle orme del papà.

Proprio il comune di Boves era terra di muratori e sacerdoti. Secondo la tradizione e la leggenda, i bambini, una volta nati venivano “lanciati” contro il muro. Se il piccolo restava attaccato, il suo futuro sarebbe stato da muratore. Se cadeva, avrebbe invece fatto il prete.

Quasi in rispetto di questa tradizione, i figli maschi di Tullio e Margherita hanno portato avanti l’attività di famiglia insieme con il papà, da tutti riconosciuto come uomo competente, generoso e disponibile.
In particolare il lavoro di Tullio Dutto lo aveva portato a specializzarsi nelle costruzioni in pietra. Fra i tanti lavori eseguiti vanno sottolineati gli interventi realizzati a Saretto (in primis la realizzazione della cappellina della storica casa alpina) e quelli di recupero del complesso del Santuario di Madonna dei Boschi, frazione dove l’uomo abitava.
Sempre per quel che concerne gli edifici sacri, da sottolineare il costante impegno nella manutenzione del tetto della cappellina di San Francesco e, più recente, l’intervento effettuato alla chiesa di Valdieri.

Uomo molto legato alle tradizioni, Tullio Dutto era sempre presente alla festa della Compagnia dei Santi Incoronati. Negli anni era stato Priore, Massaro e anche il “Dedicato” della festa. Ancora lo scorso anno era stato chiamato a premiare i più giovani colleghi in un ideale passaggio di consegne fra muratori.

Abitudine che condivideva con altri artigiani del settore, era quella dell’aperitivo della domenica al Caffè Roma. Al termine della Messa a Madonna dei Boschi raggiungeva il centro in bicicletta e incontrava gli amici nel locale di piazza Italia portando avanti una vecchia tradizione secondo la quale, l’incontro al bar, era l’occasione per ottenere lavori da svolgere sul territorio.

Fra le altre passioni, quella per il gioco delle bocce con gli amici a Rivoira, un hobby portato avanti fin quando la salute lo ha permesso.

Tullio lascia la moglie Margherita, i figli Barbara, Michelangelo, Gianpaolo, Giuseppe, Domenico e Piero, nuore, nipoti e la cognata Assunta. I funerali verranno celebrati martedì 29 ottobre alle 15 in San Bartolomeo. Il Rosario sarà recitato lunedì 28 ottobre alle 20 presso il Santuario di Madonna dei Boschi.

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