iovedì 24 ottobre, alle 18, nel salone d’onore del Comune, è stata firmata la “Carta etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport”.
Il benvenuto è stato dato dall’assessora alle parità e antidiscriminazioni, Cristina Clerico, che ha portato il saluto della città ed ha sottolineato che la firma del documento non si limita a essere una dichiarazione d’intenti, ma è soprattutto occasione per favorire meccanismi operativi che garantiscano la sua reale applicazione.
La presidente del Soroptimist di Cuneo, Elena Cavallo, si è detta felicissima dell’adozione della carta, sottolineando la sinergia efficace e concreta dimostrata da tutti gli attori coinvolti. Ha poi letto gli articoli più significativi della carta.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Coni piemontese, del Provveditorato agli Studi e del Comune di Cuneo, “a dimostrare la cultura universale dello sport e del rispetto, l’importanza della pratica sportiva femminile sin dalla prima infanzia, senza interruzioni, abbandoni o allontanamenti, determinati dalla discriminazione di genere, sono valori da tutelare, ma soprattutto da vivere e far rispettare”, sottolineano al Soroptimist.
Claudia Martin (in rappresentanza del Coni) ha evidenziato come, per quanto riguarda la pratica sportiva femminile, “di strada ne è stata fatta, ma molto c’è ancora da fare”.
La responsabile del Centro studi della Fondazione Crc, Elena Bottasso, ha poi presentato il quaderno 46 della Fondazione, una fotografia sulla realtà della provincia di Cuneo, con un approfondimento sull’inclusione e sulle realtà sportive presenti che dimostrano un’offerta molto capillare e significativa sia a livello di associazioni che di impianti presenti.
La Presidente eletta del Soroptimist di Cuneo, Silvana Martino, ha presentato l’associazione delle pallavoliste cuneesi Honda Olivero e la sua Academy Lab Travel, esempio pluri medagliato dello sport cuneese. L’evento si è concluso con la firma simbolica della Carta (Comune e Soroptimist di Cuneo), adottata con delibera di giunta.