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Sabato 23 novembre 2024

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Le impronte di Penone interconnesse tra uomo e natura

Da domani, sabato 26 ottobre, sarà possibile visitare la mostra alla Fondazione Ferrero di Alba fino al 16 febbraio

Alba

La Guida - Le impronte di Penone interconnesse tra uomo e natura

Da domani, sabato 26 ottobre, sarà possibile visitare alla Fondazione Ferrero di Alba nei suoi spazi rinnovati proprio su richiesta dello stesso Penone, la mostra Giuseppe Penone. Impronte di luce, un’ampia retrospettiva dedicata a uno dei principali esponenti dell’arte contemporanea internazionale, ideata appositamente per gli spazi della Fondazione. Curata dal danese Jonas Storsve, in collaborazione con l’artista, la mostra presenta oltre cento opere, offrendo una narrazione visiva dell’ampia produzione artistica del garessino Giuseppe Penone, il nmaestro dell’arte povera, che abbraccia un periodo che va dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri. Il tema dell’impronta, centrale nella ricerca dell’artista, percorre tutta la sua carriera: dalla pionieristica operaAlpi Marittime” del 1968, in cui sperimenta il contatto diretto tra corpo e natura, fino alla serieImpronte di luce” realizzata tra il 2022 e il 2023, esposta per la prima volta in Italia in questa occasione.

L’esposizione affronta il tema dell’impronta attraverso diversi linguaggi artistici, dal disegno alla fotografia, dalla scultura all’intaglio, offrendo una panoramica delle tecniche e dei materiali utilizzati da Penone. L’impronta, nella sua visione, diventa il simbolo del legame tra superfici differenti e trova la sua piena espressione nella natura, concepita come un ecosistema complesso in cui ogni elemento, dall’uomo alle foglie, dagli alberi alla terra, è interconnesso. È un viaggio non cronologico, ma tematico, attraverso linguaggi e materiali. Si parte naturalmente dal legno, il materiale preferito del Penone dell’arte povera con i tronchi dei boschi cuneesi da lui tagliati, scavati e lavorati.

A completare l’evento, un catalogo illustrato pubblicato da Skira, che raccoglie le immagini delle opere in mostra e saggi firmati dall’artista, dal curatore e da studiosi come Jean-Christophe Bailly, Olivier Cinqualbre, Carlo Ossola e Francesco Guzzetti, quest’ultimo responsabile del coordinamento scientifico della mostra.

La mostra rimane aperta fino al 16 febbraio con ingresso gratuito fino al 16 febbraio il mercoledì, il giovedì e il venerdì dalle ore 15 alle 19 e il sabato, la domenica e i festivi dalle 10 alle 19 alla Fondazione Ferrero,  Strada di mezzo, 44

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