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Giovedì 21 novembre 2024

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Alpi Acque diventa pubblica: anche fossanese, saluzzese e saviglianese verso Cogesi

Lo ha deciso all'unanimità l'assemblea di ieri sera, mercoledì 23 ottobre a Fossano. Dopo il monregalese anche l'altra parte della provincia nell'acqua pubblica

Fossano

La Guida - Alpi Acque diventa pubblica: anche fossanese, saluzzese e saviglianese verso Cogesi

Alpi Acque l’azienda mista pubblico privata che gestisce il servizio idrico integrato nel fossanese, saluzzese e saviglianese, diventa tutta pubblica. Lo ha deciso all’unanimità l’assemblea di ieri sera, mercoledì 23 ottobre a Fossano. Si chiude definitivamente con il socio privato Egea Acque attraverso un’operazione di riacquisto azioni proprie e la pubblicizzazione rappresenta il presupposto per l’entrata di Alpi Acque nel consorzio unico provinciale Cogesi. È un passaggio fondamentale nella complessa partita della pubblicizzazione del servizio idrico integrato che la provincia di Cuneo sta aspettando da anni dopo la scelta fatta dalla stragrande maggioranza dei Comuni della Granda che rafforza e rilancia il percorso di definizione del gestore unico pubblico del ciclo idrico provinciale, Cogesi appunto. Alpi Acque segue la scelta fatta dalla monregalese Mondo Acqua.

“Un ringraziamento – commenta il presidente di Alpi Acque Simone Mauro che ha coordinato in questi mesi l’operazione – va innanzitutto al socio privato che in questi anni ha consentito lo sviluppo di un’azienda performante in termini di efficienza, qualità e solidità. In coordinamento con l’Egato, in questi mesi abbiamo definito un percorso di pubblicizzazione che è stato possibile affrontare grazie al costante supporto e alla coesione dei nostri Comuni soci. Ora per la nostra Società si apre un nuovo percorso di convergenza in Cogesi e vogliamo farlo sicuramente da protagonisti, partendo da una struttura organizzativa solida e da personale che in questi anni, seppur in un contesto di incertezza, ha saputo dimostrare la propria resilienza. Con il 2025 andremo poi a definire un nuovo piano industriale che, partendo dalla già elevata qualità tecnica esistente, dovrà prevedere un’ulteriore implementazione e diversificazione dei servizi per la nostra Comunità”.

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