Ospedale Santa Croce e Asl Cn1 insieme nella gestione dell’ictus in un unico Centro la Neruologia del Santa Croce. Un passo importante di collaborazione, in condizioni di reciprocità, tra l’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle e l’Asl CN1, che hanno aggiunto un tassello importante alla già attiva rete per la gestione dell’ictus, con la definizione di percorsi che prevedono l’accentramento e l’attività di guardia neurologica notturna (con orario 20-8 per tutti i giorni della settimana).
“Si tratta – spiegano il direttore della Struttura complessa Neurologia del Santa Croce Marco Capobianco e la collega dell’Asl CN1 Maria Federica Grasso, direttore Neurologia a Mondovì e temporaneo a Savigliano – di garantire la gestione comune nelle ore più critiche attraverso il progetto telestroke, un sistema integrato per la valutazione a distanza e la presa in carico del paziente colpito da ictus. In sostanza il Sistema di Emergenza Territoriale 118 è in collegamento con il neurologo di turno per definire immediatamente la destinazione più consona del paziente, attenendosi al rispetto di parametri che si basano su precise scale di valutazione.”
La rete Telestroke è infatti basata su Modello “Hub and Spoke”, sistema bidirezionale di videoconferenza che consente al neurologo nell’ospedale centrale dotato di Stroke unit (Ospedale Hub), di effettuare l’esame neurologico a distanza, vedendo ed interagendo con il paziente e i medici nell’ospedale periferico (Ospedale Spoke), rendendo possibile diagnosticare da remoto e, eventualmente, avviare tempestivamente il trattamento trombolitico dell’ictus ischemico.
“Il progetto è stato acquisito da Azienda Zero a modello da applicare in altre realtà del Piemonte”, come precisa il direttore sanitario di Azienda del Santa Croce Lorenzo Angelone che, insieme all’omologo Mirco Grillo dell’Asl CN1 e ai professionisti coinvolti ha coordinato i vari passaggi per definire i dettagli del progetto. Soddisfatti i direttori generali delle due Aziende, Livio Tranchida e Giuseppe Guerra: “Ringraziamo i professionisti, i direttori delle Strutture coinvolte e il sistema di emergenza territoriale 118 per la loro disponibilità che ci consente di fare rete e migliorare le performance nella gestione del paziente colpito da ictus, incidendo positivamente sull’efficacia e la sicurezza dei trattamenti. Questa collaborazione rappresenta un esempio virtuoso e un modello di efficienza ed efficacia nella gestione di eventi complessi che richiedono interventi urgenti e coordinati e crediamo possa aprire la strada a nuove collaborazioni anche in altri settori della nostra Sanità locale”.