Botta e risposta tra Radicali di Cuneo e la sindaca Patrizia Manassero sulla questione Sala del Commiato.
I Radicali annunciando ua manifestazione di protesta domenica 27 ottobre alle ore 17 davanti al Municipio di Cuneo chiamata il “funerale della Sala del Commiato” accusavano sindaca e Comune di aver affossato il progetto di dotare la Cittàdi Cuneo di una Sala del Commiato a distanza di quasi quattro anni dal deposito delle firme.
“Non possiamo che constatare la morte delle tante vane promesse dell’amministrazione comunale – dichiarano in una nota Lorenzo Roggia, Emanuele Gallo e Alice Depetro, rispettivamente Ssegretario, tesoriere e presidente dei Radicali Cuneo -. Non ci stanchiamo di dirlo: dotare la città di un luogo per il commiato laico è sintomo di senso civico e di comprensione del principio di laicità. Ognuno deve avere il diritto poter decidere di essere ricordato in un luogo che non rappresenta alcuna religione. Far finta di comprenderlo e poi non agire, come fa Manassero sistematicamente, è sintomo di scarsa sensibilità al tema e mancanza di rispetto verso i cittadini. Lo chiediamo ancora una volta: serve agire ora e dare a Cuneo un luogo per permettere a tutti di essere ricordati come credono”.
Pochi minuti dopo l’annuncio dei Radicali arriva la risposta della Manassero che conferma che nel Documento unico di programmazione, sono stati accantonati 600 mila euro per la realizzazione di una Sala del Commiato, la cui realizzazione avverrà: nel 2025 è prevista la finalizzazione del progetto esecutivo e la realizzazione delle opere così da mettere in esercizio la struttura, al più tardi, nei primi mesi dell’anno 2026.
“Il tema – ribadisce la sindaca Manassero – era stato oggetto di un confronto nella seduta del Consiglio comunale di giugno, in cui erano state illustrate alcune delle difficoltà di questo percorso, e in cui era stata ribadita con estrema chiarezza la volontà dell’Amministrazione di procedere comunque verso l’obiettivo. I criteri e i requisiti necessari per la realizzazione di una sala del genere sono numerosi e stringenti e hanno reso impossibile l’identificazione di una situazione temporanea. Il tema è stato nuovamente affrontato nella seduta delle Commissioni consigliari che, il 9 settembre scorso, avevano ad oggetto la presentazione del Dup. Ora, nel rispetto del cronoprogramma contenuto nel documento programmatico, gli uffici preposti stanno andando avanti nel loro lavoro e nelle prossime settimane verrà affidato lo studio di prefattibilità. Abbiamo più volte dichiarato che vogliamo la Sala del Commiato e ci arriveremo. Per questo respingo con decisione le accuse che mi sono state mosse di mancare di rispetto ai cittadini e ritengo che la manifestazione di ‘sepoltura’ del progetto, prevista per domenica, risulti quindi fuori luogo”.