Domenica 20 ottobre le volontarie e i volontari della Protezione Civile di tutto il Piemonte si sono dati appuntamento a Torino per il loro primo raduno regionale. Rifreddo era presente con il sindaco Elia Giordanino.
I gruppi di volontariato di Protezione Civile hanno sfilato insieme, sotto la pioggia, per le vie del centro del capoluogo, nell’anno in cui ricorre il 30° anniversario della drammatica alluvione che nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994 colpì le province di Torino, Cuneo, Asti, Alessandria e Vercelli, causando 68 vittime, decine di feriti e 5500 sfollati, a causa dell’esondazione dei fiumi Tanaro e Po. Si trattò della prima grande emergenza che coinvolse l’intero sistema nazionale di Protezione Civile, istituito nel 1992.
Oltre che come sindaco, Elia Giordanino era presente in veste di responsabile della Protezione Civile: “Abbiamo partecipato al primo raduno regionale del volontariato di Protezione Civile. Con l’obiettivo di far vedere che la macchina del volontariato di Protezione Civile in Regione Piemonte conta su tanti volontari (ieri, nonostante le bizze del meteo, erano presenti in 1800) che, in caso di emergenze causate da calamità, sono pronti a intervenire a soccorso delle popolazioni”.
Presenti con il sindaco la squadra di Protezione Civile ANA di Rifreddo, guidata dalla caposquadra Rolando Cristina, le altre squadre della Sezione di Saluzzo: quella di Revello, di Barge, di Racconigi e di Saluzzo (completano la sezione le squadre di Envie e Verzuolo). In rappresentanza della sezione il vice-coordinatore Bertorello Bruno.
Ancora Giordanino: “Come amministrazione comunale abbiamo terminato l’aggiornamento del Piano di Protezione Civile comunale: un documento importante che coordina le varie figure coinvolte in casa di calamità. A nome di tutte le associazioni di volontariato che fanno parte del sistema di Protezione Civile comunale rifreddese rinnovo un appello: servono nuovi volontari. Il volontariato è il miglior modo per mettersi in gioco per la propria comunità ed è fondamentale per sostituire le persone che terminano di svolgere questo servizio per ragioni di età”.