C’era anche il presidente del Bacino Imbrifero Montano del Po e vicesindaco di Paesana Marco Margaria, nello scorso week-end, a Montorio al Vomero in provincia di Teramo, all’Assemblea Nazionale della FederBim.
Presenti i presidenti della Regione Abruzzo e della provincia di Teramo, l’assemblea ha messo in particolare evidenza il valorizzare le zone montane, il garantire un equo compenso per le comunità cruciali per il futuro dell’Italia ed il far riconoscere i Consorzi Bim (nati grazie ad una legge del dicembre 1953) come esperti nella gestione delle risorse idriche e nella produzione di energia rinnovabile, con l’obiettivo di garantire un compenso equo per le comunità locali. Ma anche il trovare un equilibrio tra sfruttamento energetico e salvaguardia del territorio, senza perdere di vista il riconoscimento dei diritti delle popolazioni che vivono in queste aree e promuovendo un futuro sostenibile. Va ricordato che il sovracanone deve essere versato dai concessionari di impianti idroelettrici aventi una potenza nominale media superiore a 220 Kw, calcolato sulla base di importi unitari aggiornati con cadenza biennale dall’Agenzia del Demanio. In Italia i bacini coprono vaste aree del Paese e coinvolgono circa 3.000 Comuni (in Piemonte i Bim sono 16), contribuendo in modo significativo al fabbisogno energetico nazionale, che si attesta attorno al 35%.
“Negli ultimi anni – ci ha dichiarato Margaria – la Federbim ha lavorato intensamente per il riconoscimento e la valorizzazione delle Comunità e delle Unioni Montane, che non possono essere percepite come territori marginali, ma anzi come la leva per uno sviluppo ulteriore del nostro Paese che non solo genererà benefici direttamente, ma attirerà anche investimenti necessari per la rinascita socio-economica delle nostre aree. In questo contesto, i consorzi BIM possono facilitare la cooperazione tra Comuni, massimizzando l’utilizzo dei fondi derivanti dal sovracanone per progetti che migliorano la qualità della vita degli abitanti. In conclusione dell’intensa ‘due giorni’ di lavoro l’Assemblea FederBim ha approvato un documento che indica la disponibilità a costruire un tavolo di concertazione con Anci, Ali e Uncem sulle numerose tematiche affrontate inerenti la crescita, gli investimenti, lo sviluppo sostenibile e il rilancio socioeconomico delle aree interne”.
I Bim del Piemonte, intanto, hanno deciso di coalizzarsi per perseguire e raggiungere meglio e con un maggior peso specifico gli obiettivi del territorio.