Nuovo Ospedale di Cuneo, si farà? Non si farà? Dove?
Riposte certe la momento non ci sono, però la Regione ha ufficializzato oggi (sabato 19 ottobre) un gruppo di esperti in materia di prevenzione e constrasto all’illegalità nell’ambito della gestione degli appalti e dei servizi sanitari che, dall’interno della Direzione Sanità della Regione Piemonte, dovrebbe occuparsi di seguire il percorso di realizzazione dei nuovi ospedali e delle nuove case di comunità. Ne fanno parte Filippo Dispenza (prefetto a riposo, Commissario straordinario del Governo di Caivano), Franco Frasca (Generale di Brigata – nella riserva – dell’Arma dei Carabinieri), Giovanni Mainolfi (Generale di Corpo d’Armata Aus. della Guardia di Finanza) e Antonio Rinaudo (ex Pm della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Torino).
In Piemonte sono in corso gare e progettazioni di nuovi ospedali e case di comunità per oltre 4,5 miliardi di euro tra risorse Inail, fondi statali, regionali, Pnrr e risorse private; in particolare il piano prevede la costruzione di 11 nuovi ospedali, 4 rigenerazioni e ampliamenti, 91 case di comunità e 30 ospedali di comunità, oltre a 43 centrali operative territoriali.
I quattro componenti della Commissione si occuperanno di ricognizione del sistema di procedure e strumenti operativi di autocontrollo previsti e applicati dalle singole Aziende responsabili dell’attuazione dei singoli progetti edilizi e di sanità digitale, secondo l’organizzazione interna di ciascuna; monitoraggio, analisi e proposta di interventi volti a prevenire e contrastare fenomeni di illegalità ed alla promozione di una cultura di legalità; analisi di azioni rafforzative di sistema, finalizzate anche allo sviluppo di collaborazioni con enti e istituzioni pubbliche nell’ambito delle rispettive competenze e nell’ottica della salvaguardia della legalità nell’utilizzo delle risorse; predisposizione di una relazione semestrale per la Direzione Sanità sull’andamento delle procedure avviate per la realizzazione dei nuovi presidi ospedalieri.