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Giovedì 26 dicembre 2024

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Il nuovo ospedale si farà con fondi pubblici, la conferma di Cirio

Il presidente della Regione lo ha annunciato oggi (sabato 19 ottobre) presentando il nuovo piano dell'edilizia sanitaria aggiornato in seguito all'incremento delle risorse Inail

Cuneo

La Guida - Il nuovo ospedale si farà con fondi pubblici, la conferma di Cirio

Il nuovo ospedale di Cuneo si farà con i fondi pubblici.
La conferma dell’addio all’idea del partenariato pubblico-privato, come già aannunciato da La Guida nelle scorse settimane, è arrivata oggi (sabato 19 ottobre) direttamente dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio durante la conferenza stampa per presentare l‘aggiornamento del piano dell’edilizia sanitaria alla luce dell’incremento di risorse da parte dell’Inail e la creazione di una task force che vigilerà sugli appalti e sulla legalità. “Queste nuove risorse ci permettono di aggiornare il nostro piano di edilizia sanitaria e di realizzare con fondi pubblici anche gli ospedali di Cuneo e Alessandria – ha detto Cirio -. Un piano ambizioso al quale abbiamo lavorato in questi anni con l’ex assessore Icardi, oggi presidente della commissione Sanità, che ringrazio, e che portiamo ora avanti con l’assessore Riboldi. Si tratta di grandi investimenti per oltre 170 interventi, tra grandi ospedali e case di comunità, di cui si stanno svolgendo, a seconda dei casi, progettazioni, gare e lavori che nei prossimi anni daranno un volto nuovo e rinnovato agli ospedali della nostra regione”.
Secondo il nuovo piano dell’edilizia sanitaria presentato oggi, saranno 11 i nuovi ospedali e oltre 160 le strutture sanitarie territoriali che dovrebbero vedere la luce in Piemonte nei prossimi anni, per una spesa complessiva che supererà i 4,5 miliardi euro.

La reazione delle minoranze

Immediata la reazione delle minoranze in consiglio regionale. “La notizia era nell’aria da diverse settimane, fin dalla diffusione da parte di alcune testate giornalistiche dei contenuti dei pareri dell’Università Bocconi e di Agenas sull’insostenibilità economica dei partenariati per le due opere – hanno commentato la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Piemonte Sarah Disabato e i consiglieri Alberto Unia e Pasquale Coluccio – .Un dietrofront che non ci stupisce e che condividiamo. A rammaricare è il fatto che si sia perso tutto questo tempo, con il Centrodestra che si è intestardito su di una modalità di finanziamento che oggi vediamo abbandonare senza mezzi termini. Che il partenariato pubblico-privato non fosse la risposta giusta ai problemi della sanità piemontese non è mai stato un mistero per chi, come il Movimento 5 Stelle, ha sempre fatto le barricate contro l’ingresso dei privati nei progetti di realizzazione dei nosocomi. Noi abbiamo sempre ripetuto un concetto basilare e di buon senso: gli ospedali vanno realizzati con fondi pubblici. Con le risorse dell’Inail e con quelle previste dall’ex articolo 20. Cirio oggi prende finalmente la decisione giusta, ma la prende in ritardo. Solo oggi, dopo cinque lunghi anni alla guida della Regione, apre gli occhi. Cinque anni nei quali non abbiamo visto posare neanche un mattone, cinque anni nei quali ci è toccato assistere a continui slittamenti, al dilatarsi delle tempistiche, alla perenne crescita dei costi. Cinque anni di gravi errori che stiamo già pagando tutti”.  

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