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Giovedì 19 dicembre 2024

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Ristrutturazione, adeguamento e riqualificazione energetica per la Casa di riposo di Paesana

I lavori ammontano a 480.000 euro, ma ne serviranno 7 milioni per rendere la struttura completamente a norma

Paesana

La Guida - Ristrutturazione, adeguamento e riqualificazione energetica per la Casa di riposo di Paesana
La giunta di Paesana ha approvato in ogni sua parte il progetto di fattibilità tecnico economica inerente i lavori di ristrutturazione, adeguamento normativo e riqualificazione energetica dell’Ospedale di carità e ospizio invalidi di Paesana (la locale Casa di riposo) per un importo lavori pari a 480.000 euro.
L’Ospedale di carità e ospizio invalidi di Paesana, edificato fra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80 dall’allora sindaco Manlio Vineis, ha da sempre un ruolo sociale di notevole importanza per la media ed alta valle Po, in quanto consente ai custodi del patrimonio di tradizioni del contesto locale di rimanere attivamente nel tessuto della vallata, anche quando non sono più completamente autosufficienti.
Pur se negli anni interessata da continui interventi di manutenzione e ristrutturazione al fine di adeguarsi alle normative di settore via via emanate, la struttura, nel 2017, a seguito di un ulteriore controllo da parte della Commissione di vigilanza, si è vista ridurre di 10 posti letto, vista la necessità di disattivare il nucleo presente nei locali sottotetto in quanto non ritenuto idoneo. La disattivazione dei 10 posti letto presenti nel sottotetto di fatto comporterebbe la chiusura della struttura, in quanto non sarebbe più in grado di erogare gli attuali servizi in assenza delle risorse provenienti da questi posti letto.
L’amministrazione comunale, di concerto con il consiglio di amministrazione dell’ente che gestisce la casa di riposo, ha iniziato a valutare soluzioni alla rilocalizzazione dei 10 posti letto e, per non perdere 10 fondamentali rette, il Comune aveva optato per un intervento di messa in sicurezza del fabbricato comprendente l’ampliamento dello stesso con rilocalizzazione dei dieci posti letto all’interno della nuova manica, onde scongiurare la chiusura della struttura, chiedendo alla Regione un contributo in conto capitale di 400.000 euro (cui il Comune aggiungerà un proprio cofinanziamento di 80.000 euro) per la realizzazione delle opere necessarie a garantire la piena efficienza della struttura in proprietà.
Il rovescio della medaglia è dato dal fatto che in fase di aggiudicazione dei lavori sono stati effettuati a titolo precauzionale approfondimenti sulla struttura portante dell’edificio che hanno evidenziato una grave carenza strutturale delle caratteristiche di resistenza agli sforzi dei materiali impiegati nella realizzazione del manufatto.
Così, allo stato attuale l’edificio necessita di urgenti interventi di messa in sicurezza al fine di garantirne la piena funzionalità in attesa di procedere con un radicale intervento di messa in sicurezza strutturale dell’edificio che, a seguito di una valutazione tecnica economica già effettuata, prevede indicativamente una spesa di poco superiore ai 7 milioni di euro.
Una brutta e costosa gatta da pelare che, se aggiunta alla necessità di rifare il ponte ad archi sul Po (4 milioni di euro), rende bene l’idea della difficoltà che attendono l’amministrazione del sindaco Vaudano nei prossimi 4 anni.

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