Da Cogefa, il colosso delle grandi opere che fa parte del consorzio Edilmaco che sta portando avanti il nuovo di Tenda, giunge la conferma del ricorso al Tar per dimostrare l’estraneità ai fatti contestati. nell’inchiesta della Direzioni distrettuali antimafia di Torino su presunte infiltrazioni della ‘ndrangheta. Cogefa ha intanto fatto domanda al Tar di sospensiva dell’interdittiva per garantire il proseguimento dei lavori sui cantieri che il gruppo ha in atto, dal Tenda ai lavori complementari alla Tav Torino-Lione.
Ecco la nota completa di Cogefa diramata nella serata di ieri mercoledì 16 ottobre.
“Si rende noto che in data odierna (mercoledì 16 ottobre), la Prefettura di Torino ha informato Cogefa S.p.A. del mancato rinnovo dell’iscrizione nella white list.
Nello specifico la misura si fonda su contatti occasionali avvenuti in passato tra Cogefa S.p.A. e imprese attualmente sottoposte a provvedimenti antimafia, emersi nell’ambito di un’indagine recentemente condotta dalla Procura della Repubblica di Torino, dalla quale né Cogefa S.p.A. né alcuno dei suoi dirigenti o amministratori risultano coinvolti o indagati.ì
Si precisa che le predette imprese, al tempo degli eventi contestati, risultavano regolarmente iscritte nelle white list gestite dalle Prefetture di competenza, requisito imprescindibile per l’ammissione all’albo fornitori di Cogefa S.p.A. È altresì importante sottolineare che gli importi dei lavori a loro assegnati hanno rappresentato una quota infinitesimale, rispetto al fatturato complessivo di Cogefa S.p.A. nel periodo in questione.
Cogefa S.p.A., nel ribadire l’impegno a proseguire con la massima trasparenza e collaborazione nei confronti delle Autorità competenti, assicura di aver già avviato tutte le azioni necessarie per impugnare il provvedimento emesso dalla Prefettura e richiederne la sospensiva presso il Tribunale Amministrativo Regionale, al fine di difendere con fermezza il proprio operato, la propria reputazione e il futuro dei propri dipendenti e collaboratori, nonché di garantire la piena continuità delle attività aziendali e la corretta esecuzione delle commesse in corso.
Attualmente il Gruppo Cogefa occupa direttamente circa 400 persone, con un indotto giornaliero di ulteriori 1200 unità su tutto il territorio nazionale. Allo stato non è possibile per la società valutare correttamente l’impatto che tale misura potrà comportare”.