Stanno nei posti dove passa tanta gente con cartoline più o meno artistiche o libri da vendere. Ti fermano, spesso in modo non proprio educato, ti piazzano in mano una delle cartoline o uno dei libri e ti chiedono soldi per un’associazione o una comunità qualsiasi, insomma per un’opera benefica. I più restituiscono e se ne vanno ma sono i più giovani, i minori a caderci. a volte anche un po’ spaventati dai modi. “Non darmi monete ma dammi dei biglietti” dicono e così si fanno consegnare 5, 10 o 20 euro.
Ci provano. Ma il grave sta nel fatto che spesso si appostano davanti alle scuole e ai luoghi dove ci sono ragazzi e a cadere nella trappola sono minorenni sprovveduti che tra paura e buoni sentimenti si vedono defraudare. Come sta succedendo in questi giorni davanti al Liceo classico-scientifico di corso Giolitti ma anche davanti al Liceo di scienze umane di corso Brunet.
Le forze dell’ordine, come è accaduto nel primo pomeriggio di giovedì 10 ottobre, girano e controllano ma i venditori non si fanno trovare.
Gli spazi davanti alle scuole, agli oratori e alle palestre dove si concentrano tanti ragazzi minorenni dovrebbero essere impediti ai furbetti della beneficenza.