Tutto nel territorio del divertimento assume i tratti della fantasia. E qui le cose si complicano per gli adulti che sbrigativamente lo liquidano in un generale giudizio di superficialità, di fuga infantile nell’irreale. Non così però per il bambino. Gli autori vanno però oltre questa considerazione, per altro ormai ampiamente condivisa seppur non sempre così accolta nelle sue conseguenze. Anzi si permettono di ribaltare la questione ravvisando proprio nel gioco infantile il terreno su cui si costruisce la persona adulta: “Il cucciolo d’uomo, esattamente come i cuccioli di ogni altra specie evoluta, gioca per prepararsi alla vita e attraverso il gioco mette a punto gli strumenti che poi utilizzerà in tutti i frangenti della sua esistenza”.
Gli autori, senza fare un trattato di pedagogia, ripensano alla loro esperienza di bambini quando la povertà dei materiali stimolava la fantasia a creare nuove situazioni, a metterla in moto. E proprio su questo punto critico del rapporto con la realtà si impegnano a dimostrare quanto “reale” per il bambino sia il mondo che crea. Non c’è però frattura tra i due universi. Perfettamente consapevole della materialità delle cose che sta utilizzando, il bambino è allo stesso tempo convinto di trovarsi “in una base spaziale vera”. Vive in una realtà che si trova a cavallo tra i due mondi. Ecco dunque gli autori vedersi nelle rispettive stanze alle prese con gli oggetti più disparati da organizzare per trasformarli in costruzioni, creature e altro. Un caos che si struttura in un mondo ordinato in cui giocare. Allo stesso tempo però un ordine pronto a decomporsi per essere rimodellato il giorno dopo in assoluta libertà.
In queste operazioni, sempre svolte con una consapevolezza che nulla ha di razionale, si fanno avanti quei caratteri che costruiranno l’adulto. L’inventiva, la progettualità, la disponibilità a riprendere da capo, l’accettazione dell’imperfetto fino al confronto con gli amici sono elementi del gioco che preludono all’esistenza futura in un misto di libertà e gioia, di prove e scoperte.
Giocare è una cosa seria
di Marco Scardigli e Maurizio Stangalino
Editrice Interlinea
euro 14