C’è anche il neo direttore sanitario dell’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo, Lorenzo Angelone, tra i 25 indagati dell’inchiesta sui bilanci dell’azienda ospedaliera Città della Salute di Torino. Da mesi l’inchiesta dei pm della procura di Torino Giulia Rizzo e Mario Bendoni stanno indagando e nella lunga lista degli indagati per il reato di falso ideologico in atto pubblico, dopo i direttori generali che si sono succeduti dal 2013 al 2023 sono finiti anche i direttori amministrativi e i direttori sanitari, cioè tutti coloro che hanno sottoscritto i documenti contabili di ogni esercizio: oltre a Giovanni La Valle e i suoi predecessori, Silvio Falco, Gian Paolo Zanetta e Angelo Del Favero, anche tutti i direttori sanitari e amministrativi che si sono succeduti e i vari collegi sindacali.
L’ipotesi degli investigatori è sempre la stessa, quella contestata ai direttori generali nel dicembre scorso: che i conti siano stati falsificati per alleggerire il passivo in particolare per quanto riguarda le voci della libera professione dei medici che lavorano nelle strutture ospedaliere (il cosiddetto intramoenia), a cui non sarebbe stato chiesto il versamento del 5% previsto dalla legge Balduzzi, fondi che dovrebbero essere destinati allo smaltimento delle liste d’attesa. Oltre a questo nel corso degli anni si sarebbero accumulati crediti non più esigibili che avrebbero portato al mega buco bei conti.