L’allarme viene lanciato forte e chiaro dalla rete cuneese e piemontese di Aai – Agricoltori autonomi italiani, il movimento nato in seguito alle “proteste dei trattori”, nei mesi scorsi: l’agricoltura è in sofferenza e chiede un tavolo permanente, in Regione. “L’agricoltura piemontese sta vivendo l’ennesima annata negativa, la terza consecutiva – rimarca il gruppo in una nota, in cui elenca anche i cali delle diverse produzioni -, il clima anomalo ha compromesso tutte le coltivazioni sia per qualità sia per quantità e i prezzi ottenuti sono sotto i costi di produzione, in alcuni casi molto sotto i costi e nonostante le proteste dei mesi primaverili le istituzioni sono ancora latitanti. La maggioranza delle aziende è in fortissima difficoltà e ha assoluto bisogno di liquidità”.
Agricoltori autonomi italiani chiede anche che “venga riproposto il pagamento degli anticipi al 31 luglio, possibilità che dipende esclusivamente dal governo nazionale e che negli ultimi due anni non è stato approvato”. Si richiede inoltre “lo stato di emergenza economica con conseguente moratoria dei mutui sia per la parte capitale sia per gli interessi, senza essere segnalati, e rimodulazione contributi Inps”.
Queste e altre rivendicazioni economiche, insieme con l’esigenza di fare presto, “favorendo più possibile le aziende agricole reali quindi lasciando fuori quelle hobbistiche e gli agricoltori amatoriali”, e anche “quelle enormi che fanno capo a società industriali o finanziarie”. Per tutto questo viene richiesto un tavolo di confronto mensile con tutte le associazioni.