Un grande spavento, fortunatamente senza conseguenze, per un episodio che poteva provocare contraccolpi ben più gravi e che ha lasciato sgomenti i titolari del bed&breakfast “Ciabot Besimauda” Andreina e Angelo Bongiovanni.
Nella mattinata di venerdì quando si è trattato di saldare il conto, un uomo tedesco arrivato per soggiornare presso la struttura la sera precedente, ha strappato catenina e braccialetti ad Andreina, prima di averle sottratto il cellulare, che era servito per fotografare il documento d’identità.
Assicurandosi poi che non potessero partire telefonate di richieste di aiuto, si è preoccupato di rimuovere la batteria dal telefono portatile, collegato alla rete fissa. Una serie di coincidenze che lascia supporre che il piano fosse stato studiato a tavolino.
“E’ arrivato la sera precedente – racconta Angelo Bongiovanni – a bordo di una grossa berlina bianca con targa tedesca. Un uomo di bell’aspetto, educato, che ha riferito in un buon italiano di doversi fermare qualche giorno a Cuneo, per assistere la suocera ricoverata in ospedale”.
L’indomani l’episodio del tutto inaspettato. “Ero fuori casa, mia moglie mi ha chiamato con il telefono fisso, ma quando sono arrivato era già fuggito. Abbiamo immediatamente contattato il 112 e nel volgere di breve tempo sono arrivati i Carabinieri di Chiusa Pesio. Inutile dire lo spavento vissuto da mia moglie nella circostanza e l’amarezza per il telefono sottratto che conteneva ricordi di famiglia. Confidiamo che qualcuno possa rinvenirlo e contattarci”.