“Dammi una Special, l’estate che avanza, dammi una Vespa e ti porto in vacanza”; così cantava un gruppo italiano alla fine degli anni ’90 e così doveva aver pensato il signor F. quando rispose all’annuncio di vendita di una Vespa 50 special inserito sul sito “il mercatino di Taranto” senza avere idea che stava per cadere vittima di una truffa con tentata estorsione, di cui sono stati chiamati a rispondere in tribunale a Cuneo L. S. 40enne e G. B. 30enne, entrambi crotonesi. I fatti risalgono a marzo 2021 quando F. contattò il numero a cui rimandava l’annuncio pubblicato sul sito di Taranto; l’uomo gli offriva una Vespa Special 50 al prezzo di 950 euro. L’anticipo di 500 euro venne versato prima della spedizione, con l’accordo di versare i restanti 450 euro al momento della consegna. Il venditore si presentò come L. S., inviò foto del suo documento d’identità, il proprio codice fiscale e gli estremi della carta Postepay su cui accreditare le somme. Dalle successive indagini emerse che però l’utenza telefonica era intestata a G. B. e che era stata attivata un mese prima della truffa. Dopo aver versato l’anticipo al signor F. venne però chiesto di accreditare il resto della somma dovuta anche se la Vespa non era ancora stata spedita; dopo aver proceduto al pagamento completo, alla vittima vennero chiesti altri 500 euro altrimenti la Vespa non l’avrebbe mai vista, ecco quindi che oltre al reato consumato di truffa, è stato contestato anche il tentativo di estorsione. In aula il maresciallo dei Carabinieri che aveva svolto le indagini ha riferito in merito agli accertamenti eseguiti sugli intestatari della carta ricaricabile e dell’utenza telefonica; G.B. aveva denunciato lo smarrimento di una tessera sanitaria ma solo dopo aver attivato l’utenza telefonica, mentre L. S. aveva denunciato lo smarrimento della Postepay ma solo alcuni giorni dopo la truffa ai danni del signor F. Conclusa l’istruttoria, il processo è stato rinviato al 24 marzo per la discussione.