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Venerdì 4 ottobre 2024

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Quarantacinque anni fa tornava il treno sulla Cuneo-Nizza

Domani, sabato 5 ottobre, a Cuneo la manifestazione organizata dal Comitato Ferrovie Locali, "Non basta ricordare, servono più treni"

Cuneo

La Guida - Quarantacinque anni fa tornava il treno sulla Cuneo-Nizza

Sabato 5 ottobre alle 11 alla stazione di Cuneo si tiene la manifestazione organizzata dal Comitato Ferrovie Locali e il Comitato Amici della Ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza per ricordare il 45° anniversario della riapertura della ferrovia Cuneo-Nizza, avvenuta il 6 ottobre del 1979.
I comitati invitano anche il Comitato di monitoraggio, che in questi mesi si è rilevato un utile strumento per segnalare tempestivamente i disservizi di una linea ferroviaria unica, che per ora è stata salvata ma che richiese, come riportano i dati dei treni dell’estate con 102 annullamenti, una gestione più attenta e rispettosa dei viaggiatori.  La riapertura del 1979 consentì di riprendere dopo oltre 30 anni un servizio molto amato dai cittadini, che si avvaleva di 8 coppie di treni andata e ritorno con tempi di percorrenza di circa 2 ore e 30.
“Seguì un periodo di relativo buon funzionamento – spiega il Comitato – fino a quando a partire dalla primavera del 2013 l’amministratore delegato delle Ferrovie Moretti decise che la tratta era un ramo secco da tagliare completamente. Di fronte alle proteste dei cittadini, promosse dal Comitato Ferrovie Locali e dal Comune di Cuneo con il supporto de La Guida, e numerose altre iniziative, Regione Piemonte e Trenitalia decisero di mantenere due coppie di treni a partire a partire dal 13 dicembre 2013, del tutto insufficienti, ma che consentirono di non considerare inattiva la linea”.
E fu una fortuna perché dopo l’uragano Alex del 2 ottobre del 2020 e l’inagibilità dei servizi stradali per frane e crollo del ponte all’uscita francese della galleria del Tenda solo il treno ha consentito di rifornire soprattutto la popolazione di Tenda, Briga e San Dalmazzo di Tenda di vettovagliamenti e acqua. E ancora oggi il treno, malgrado notevoli disservizi, legati anche alle proteste sindacali di Breil, con i ritardi accumulati da Anas sui lavori del tunnel, rimane l’unico mezzo di trasporto per frontalieri e turisti. “Inoltre – conclude il Comitato – la prevista interruzione per lavori in galleria sulla linea ferroviaria fra Breil e Nizza (15 mesi da settembre 2024) richiede a nostro giudizio misure di potenziamento sul percorso Cuneo-Ventimiglia-Nizza fino almeno a 6 coppie di treni. Le uniche buone notizie riguardano l’avvenuta sottoscrizione dell’accordo-convenzione tra Italia e Francia (i cui Parlamenti però la devono ancora approvare con legge) e il tariffario unificato per i viaggiatori su tutta la linea”.

 

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