La tutela della qualità dell’aria e le esigenze di chi lavora: su questo argomento si è tornati a discutere ieri (giovedì 3 ottobre) in commissione ambiente del consiglio regionale, con il presidente della commissione Sergio Bartoli e con l’assessore Matteo Marnati, con particolare riferimento all’impatto delle attività agricole e dei mezzi di trasporto per le attività artigianali.
Il Piano per la qualità dell’aria, messo a punto dalla giunta regionale con le limitazioni al traffico nelle giornate di “semaforo” sulle emissioni e lo stop a una serie di attività dal 15 settembre al 15 aprile (in particolare, gli abbruciamenti e gli spandimenti in agricoltura), ha suscitato perplessità su più fronti, nel mondo delle imprese. Per l’agricoltura, si chiede tolleranza sul fronte della produzione di ammoniaca dagli allevamenti, dei mezzi agricoli e degli abbruciamenti di residui vegetali.
Tra gli interventi, Bruno Mecca Cici (Coldiretti Piemonte) sulle polveri sottili ha sottolineato il fatto che “le aziende agricole sono in difficoltà anche per il lungo divieto di abbruciamenti in noccioleti e castagneti che impediscono di tenere puliti gli appezzamenti ed evitare le malattie delle piante: ci dovrebbero essere delle brevi deroghe in certi periodi dell’anno”.
Giorgio Tiraferri (Politecnico di Torino) ha ribadito la disponibilità a collaborare e ha messo in risalto “la necessità di raccogliere dati da monitoraggi precisi che diano la possibilità di organizzare al meglio i singoli interventi per migliorare la qualità dell’aria del Piemonte”.
Giorgio Felici (Confartigianato Piemonte) ha sottolineato le spese richieste alle aziende artigiane per sostituire attrezzature e mezzi di trasporto con altri a minore impatto ambientale: “Siamo 117.000 aziende artigianali in Piemonte con 500.000 persone che ci lavorano. Abbiamo bisogno soprattutto di un piano di intervento a lungo termine, di programmazione, oltre agli incentivi pubblici per sostituire il nostro parco mezzi”.
Nella prossima seduta della commissione ambiente saranno consultate associazioni ambientaliste, associazioni dei consumatori e organizzazioni sindacali.
