Avevano finito di pranzare a casa, una cascina in campagna nella zona di Verzuolo, ed erano saliti in auto per tornare al lavoro, quando M. D. G. e suo padre A. si accorsero che nel campo sul retro della casa stava lavorando un loro amico. “Volevo salutarlo e quindi girai intorno alla casa sulla stradina sul retro, quando vidi un furgone con tre persone che stavano caricando la nostra idropulitrice presa dal magazzino”, ha raccontato M. D. G. al giudice. Padre e figlio notarono i tre uomini che immediatamente abbandonano l’idropulitrice e fuggirono sul furgone. “Due riuscii a vederli in faccia, mentre il terzo si mise subito di spalle davanti alla targa cercando di nasconderla. Poi però è salito sul mezzo e io sono riuscito a scattare una foto”, ha proseguito il suo racconto M. D. G., che in seguito alla denuncia aveva riconosciuto in foto due dei tre uomini che vennero poi rinviati a giudizio con l’accusa di tentato furto aggravato; si tratta di A. P., cittadino albanese che ora si trova a processo per il fatto, commesso il 22 agosto 2022, mentre l’altro uomo ha chiesto e ottenuto la messa alla prova che sta ancora svolgendo. In aula ha anche deposto il luogotenente dei Carabinieri a capo del Nucleo Radio Mobile di Saluzzo. Dalla targa del veicolo i militari erano risaliti al proprietario che aveva riferito di aver prestato il furgone a un amico; questi lo aveva a sua volta prestato all’imputato che riconsegnò il mezzo quel pomeriggio stesso al proprietario. Dalle indagini dei Carabinieri era inoltre emerso che sempre nello stesso pomeriggio, prima della restituzione del furgone, A. P. era stato denunciato dai Carabinieri di Villafalletto per una rapina ai danni di un’anziana signora. Dai tabulati telefonici i militari ricollegarono la presenza dei due uomini nella zona del furto e poi a Cavallermaggiore, dove abitava il proprietario del furgone. Da ulteriori controlli era emerso che i due uomini si trovavano insieme durante un controllo di polizia effettuato l’11 agosto ed erano già stati denunciati per furti di attrezzi all’interno di alcuni orti a Savigliano, tra cui anche quello del comandante del Norm di Saluzzo. L’accusa ha chiamato a testimoniare anche il proprietario del furgone e l’uomo che lo aveva a sua volta prestato all’imputato, oltre ad A. D. G. che aveva denunciato il tentato furto; i testi verranno ascoltati nell’udienza del 23 ottobre.
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