Non c’è ufficialità ma le elezioni provinciali il cui risultato sarà ufficilizzato fra poco, sembra siano finite in un grande pareggio 4-4-4. Quattro consiglieri al centrodestra di Ripartiamo dalla Granda che incassa il maggior numero di voti oltre 30 mila, 4 al centro di Robaldo e Costa nel Patto Civico per la Granda con oltre 26 mila voti e quattro al Pd e al centrosinistra La Nostra Provincia che chiudono intorno i 24 mila voti ponderati.
Il centrodestra porta in consiglio Simone Manzone, sindaco di Guarene di Forza Italia, Rocco Pulitanò, capogruppo a Mondovì e capo segreteria dell’assessore regionale Paolo Bongioanni, per Fratelli d’Italia, Roberto Baldi, sindaco di Bagnolo Piemonte, e il consigliere provinciale uscente Massimo Antoniotti, consigliere di Borgomale, entrambi di Forza Italia.
Patto Civico per la Granda ha mandato in consiglio tutti e tre i consiglieri provinciali uscenti, Pietro Danna, consigliere comunale di Monastero di Vasco e capo segreteria dell’assessore regionale Marco Gallo; Silvano Dovetta, sindaco di Venasca, e il cuneese Vincenzo Pellegrino, consigliere di Centro per Cuneo, a cui si aggiunge Ivana Casale, sindaco di Manta
Il centrosinistra in consiglio avrà il neo sindaco di Alba Alberto Gatto, due dei consiglieri provinciali uscenti Loris Emanuel, sindaco di Moiola e presidente dell’Unione montana Valle Stura, Davide Sannazzaro, sindaco di Cavallermaggiore e la capogruppo comunale di Cuneo Solidale Democratica Stefania D’Ulisse.
Un voto che segna un equilibrio tra le tre forze della provincia ma che inducono a un’analisi politica che senza le forze di quelle che erano il Terzo Polo, almeno in Granda, né la destra né la sinistra non vince.