Il Parco del Monviso, Ente gestore sul versante italiano della Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso, ha organizzato un evento sul riconoscimento MaB Unesco che si terrà a Saluzzo venerdì 4 ottobre, al Monastero della Stella, spazio della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, e sarà incentrato sull’importanza della Riserva, che punta a far coesistere in armonia la conservazione della biodiversità e della varietà culturale e lo sviluppo economico e sociale in questa porzione di territorio transfrontaliero intorno al Monviso, composto da 86 Comuni italiani e 20 francesi.
Il Parco del Monviso, unitamente al cogestore francese Parc naturel régional du Queyras, sta lavorando alla revisione periodica dei termini del riconoscimento della Riserva della Biosfera transfrontaliera: il dossier è pronto e presto verrà trasmesso alla sede centrale Unesco di Parigi per la valutazione.
La Riserva, in effetti, si estende ben al di là del territorio dei due parchi naturali andando a toccare, sul versante italiano, il territorio di 86 comuni, soprattutto di piccole e medie dimensioni, fino alla pianura fossanese e saviglianese, alle Langhe e al Roero: sono oltre 420mila ettari di superficie, sui quali vivono quasi 300mila abitanti distribuiti e che interessa ambienti che vanno dall’alta montagna (le valli intorno al Monviso nel cuore delle Alpi Cozie, le Hautes-Alpes e le Alpes dell’Haute Provence nella regione PACA), fino alla pianura tra Cuneo e Torino.
La presenza del massiccio del Monviso, del fiume Po, di una pluralità di laghi alpini, di innumerevoli paesaggi caratterizzati dalla relazione equilibrata tra uomo e ambiente e da una elevata ricchezza ecologica e biologica fanno di questo territorio uno dei gioielli naturalistici nel cuore delle Alpi.
Come ogni Riserva della Biosfera, anche quella del Monviso è organizzata in tre zone interdipendenti. La “core-area” è costituita dalle aree protette (Parco del Monviso e Riserve e Parc naturel régional du Queyras), e rappresenta, anche dal punto di vista giuridico, l’area di protezione a lungo termine degli ecosistemi e delle specie animali e vegetali presenti al suo interno. La “buffer zone”, che si identifica con i confini amministrativi dei Comuni interessati dal territorio degli enti di gestione delle aree protette e dei siti di importanza comunitaria. Si tratta di un’area cuscinetto adiacente alla core area dove si sviluppano attività sostenibili per l’uso delle risorse naturali e che rispettino la biodiversità e favoriscano la gestione o riabilitazione degli ecosistemi. E la “transition zone” corrisponde invece all’estensione degli altri 75 Comuni italiani interessati dalla Riserva transfrontaliera, un’area di cooperazione, non sottoposta a vincoli giuridici, al cui interno si sviluppano le attività e gli insediamenti antropici.
All’interno della Riserva MaB Monviso sono presenti inoltre 4 siti Patrimonio dell’Umanità (Castello di Racconigi, Castello di Pollenzo, città di Briançon e Fort Mont-Dauphin).