Nonostante il sito andato in tilt per alcune ore per i troppi accessi, è stato raggiunto in largo anticipo rispetto alla scadenza del 30 settembre il quorum di 500.000 firme necessarie per presentare il referendum per introdurre nuove regole per ottenere la cittadinanza. Oggi la normativa prevede che la cittadinanza possa essere concessa al cittadino straniero legalmente residente in Italia da almeno 10 anni. Il referendum propone di dimezzare i tempi, riportando la soglia a 5 anni, come era prevista prima del 1992 e come è previsto in diversi altri stati europei. Il quesito referendario non modifica tutti gli altri requisiti richiesti dalla normativa, come la conoscenza della lingua italiana, il possesso di adeguate fonti economiche, l’ottemperanza agli obblighi tributari e l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica. Secondo le stime le persone in possesso di questi requisiti che potrebbero beneficiare direttamente o indirettamente (figli minori conviventi) dell’intervento proposto sono circa 2,5 milioni.
A sostegno dell’iniziativa, lanciata da diversi partiti (+Europa, Possibile, Radicali Italiani, Partito Socialista italiano, Rifondazione Comunista), si sono schierate numerose associazioni, personaggi pubblici, sindaci, leader politici anche di altri partiti (come Alleanza Verdi e Sinistra e Pd).
“Abbiamo raggiunto le 500.000 firme necessarie per presentare il referendum cittadinanza ampiamente prima della scadenza ed essendo partiti solo il 6 settembre, con uno sprint negli ultimi giorni che non ha precedenti. Ora inizia la vera sfida – dichiara in una nota Andrea Turi, portavoce di +Europa Torino – “Più di 40.000 firme delle 500.000 raccolte sono di cittadini piemontesi che evidentemente sono stufi della retorica nostrana sulla cittadinanza e chiedono un cambio di passo. In questa stessa giornata la maggioranza di centrodestra ha bloccato sul nascere il dibattito sullo ius scholae, sono evidentemente scollati dalla realtà. Ora inizia la vera sfida, col vaglio delle Corti e poi la celebrazione del referendum nella prossima primavera assieme ai quesiti sull’autonomia differenziata e sul jobs act”.
Per sottoscrivere il referendum www.referendumcittadinanza.it (è necessario lo spid), oppure era possibile firmare ai banchetti dei promotori o nelle loro sedi.