Sono terminati i lavori di scavo del nuovo pozzo per l’acqua potabile a Douentza, in Mali, dove Lvia (Associazione internazioale volontari laici) è impegnata a risolvere il problema dell’approvigionamento idrico della regione, che accoglie una numerosa comunità di sfollati che fuggono dalla guerra. La costruzione del nuovo pozzo è il primo passo per risolvere questo problema. Ora si attendono i risultati delle analisi chimico-fisiche dell’acqua estratta per procedere con il collaudo degli impianti e la consegna ufficiale alla città di Douentza, previsti entro fine settembre.
Continua intanto la raccolta fondi promossa da Lvia, che sta lavorando in Mali (come in molti altri Stati africani), un Paese particolarmente disastrato, senza infrastrutture, teatro di guerra da oltre un decennio e in cui, nel 2020 e nel 2021, ci sono stati due colpi di Stato. Il Mali ospita anche tanti sfollati di Stati adiacenti e le migrazioni sono importanti anche all’interno dello stesso Paese.
La raccolta fondi è aperta sulla piattaforma di For Funding di Intesa Sanpaolo. Si può donare anche mediante bonifico all’Iban: IT32T0306909606100000047402;
Causale da inserire nella descrizione del bonifico: SUREMALI.