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Venerdì 27 settembre 2024

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Ospedale di Cuneo con l’Inail, pronto entro il 2032, la nuova promessa della Regione

Èl'ennesimo cronoprogramma presentato oggi alla Cabina di Regia in Prefettura

Cuneo

La Guida - Ospedale di Cuneo con l’Inail, pronto entro il 2032, la nuova promessa della Regione

Entro la fine dell’anno il bando di gara per la progettazione del nuovo ospedale di Cuneo. A marzo 2026 la consegna di tutto il progetto all’Inail che entro febbraio 2027 procederà alla gara di affidamento lavori e alla progettazione esecutiva di un ospedale da costruire in 5 anni. Nel 2032 Cuneo dovrebbe avre il suo nuovo ospedale, sempre al Carle e costruito con i fondi Inail: 410 milioni già garantiti due anni fa, più eventualmente una parte dei 400 milioni che Inail ha messo a disposizione in questi giorni grazie all’intervento congiunto di assessore alla sanità del Piemonte Federico Riboldi e il ministero di Orazio Schillaci.
È l’ennesima promessa della Regione Piemonte e l’ennesimo cronoprogramma che è stato presentato questo pomeriggio alla Cabina di regia in Prefettura. 805 letti in 138 metri quadrati sempre e solo a Confreria.

Il Ppp, il partenariato pubblico privato della Inc Spa della famiglia Dogliani è stato bocciato. Prima a parole e solo oggi pomeriggio, prima di presentarsi a Cuneo, e poi ad Alessandria che seguirà la stessa sorte cuneese, ufficialmente con un atto ufficiale della Regine Piemonte. Bocciato perché non conveniente, come già ampiamente anticipato da La Guida, a partire da luglio, con costi aumentati in un range di spesa in più che l’allato pubblico che va dagli 81 ai 203 milioni.
“Questo è il dato che ci ha fatto bocciare il PPP, dopo l’analisi dell’advisor Bocconi , sarebbe stato un progetto molto più oneroso che quello del pubblico – ha detto l’assessore Federico Riboldi -. Ora ripartiamo dalla sponda Inail che grazie all’intervento del Governo e del ministro abbiamo aumentato di 400 milioni. Ora procediamo spediti perché noi vogliamo un servizio sanitario interamente pubblico e universale. Ci sarà un’equipe di esperti e Azienda Zero a disposizione del direttore Tranchida, su cui abbiamo grande fiducia, per procedere entro alla fine dell’anno alla gara. Un tavolo permanente tra Regione, Provincia, Comune e Anas gestirà tutte le questioni accessorie. Inail non sarà proprietaria ma stabiliremo un canone mensile con il riscatto del bene da 33 anni in giù, ma sarà scelta successiva”.

L’Azienda Ospedaliera sarà stazione appaltante con supporto dell’Azienda Zero. “Non c’era altra soluzione – ribadisce Riboldi – senza indeditamento ulteriore della Regione che non può indebitarsi ancora”.

Alla Cabia di regia ha preso parte per la Regione l’assessore Federico Riboldi, ma anche Marco Gallo, assessore regionale alla montagna e prima presidente della conferenza dei sindaci, con i dirigenti Antonino Sottile e il responsabile dell’edilizia sanitaria. Al tavolo il prefetto Mariano Savastano, la sindaca Patrizia Manasssero, i direttori generali di Aso e Asl, Livio Tranchida e Giuseppe Guerra. Assente il presidente Cirio e anche il presidente della Provincia Luca Robaldo che ha mandato il consigliere uscente Mauro Astesano.

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