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Venerdì 22 novembre 2024

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Cuneo, firmata l’ordinanza che introduce il Daspo urbano

Un nuovo provvedimento a tutela della convivenza civile e del rispetto di spazi e luoghi pubblici: “Vogliamo arginare i comportamenti di forte disturbo”

Cuneo

La Guida - Cuneo, firmata l’ordinanza che introduce il Daspo urbano

La sindaca di Cuneo Patrizia Manassero ha firmato oggi (lunedì 23 settembre) l’ordinanza che introduce sul territorio comunale il “Daspo urbano”, una nuova misura per arginare comportamenti ed episodi molesti, prevenire le degenerazioni violente che in alcuni casi ne discendono e per rispondere al bisogno di sicurezza manifestato dai cittadini. Si tratta di una ordinanza, comunemente ribattezzata “Daspo urbano”, che in realtà costituisce il presupposto per l’emanazione del vero e proprio “Daspo”, provvedimento di competenza del Questore. Questa misura amministrativa, nata a fine anni ’80 per arginare la violenza degli stadi, essendo risultata efficace per prevenire episodi violenti, è stata estesa dal legislatore perché potesse essere applicata anche ad altri contesti, in particolare urbani. Raccogliendo una indicazione mossa in tal senso dal Prefetto Mariano Savastano nella riunione del Comitato provinciale ordine e sicurezza del 3 settembre scorso, nell’attesa di una stabile introduzione nel Regolamento della Polizia urbana di norme rafforzate in merito alla sicurezza urbana, si è quindi adottata l’ordinanza che sarà in vigore per un anno. Una misura simile è stata introdotta di recente anche a Bra, Alba, Mondovì.
“Obiettivo di questa ordinanza – spiegano dal Comune – è contrastare il degrado urbano, vale a dire tutti quegli episodi molesti, legati spesso all’abuso di sostanze alcoliche o stupefacenti, che generano insicurezza ma non sono di per sé atti criminali o criminosi perseguibili penalmente: bivacchi che ostacolando la libera circolazione, atteggiamenti e comportamenti minacciosi o inopportuni sotto l’effetto delle sostanze alcoliche o stupefacenti, comportamenti indecorosi che incrinano la serena convivenza civile, l’igiene, la bellezza e il rispetto dei beni, degli spazi e dei luoghi pubblici. L’ordinanza prevede che gli agenti di Polizia locale o di Stato possano intervenire rispetto ai comportamenti citati con una serie di provvedimenti amministrativi, graduali e successivi in caso di reiterazione degli atti. Dalla semplice sanzione pecuniaria, si può arrivare al divieto di accesso all’area in cui è stato commesso il comportamento sanzionabile per le 48 ore successive. In caso di violazione del divieto e di reiterazione, è previsto che la Polizia locale o le Forze di Polizia inoltrino il caso alla Questura che può emettere il decreto di allontanamento della persona dal territorio comunale o nazionale (il cd. Daspo urbano). Nella città di Cuneo dal 2023 a oggi, in ragione della legge del 2020 che di per sé pone gli spazi delle stazioni ferroviarie di tutte le città italiane sotto tutela della norma, la Polizia locale ha emesso 14 ordini di allontanamento”.
Il testo dell’ordinanza definisce con precisione le aree della sua validità a Cuneo: tra le zone, ci sono per esempio parchi, viali ed aree verdi, compreso il Parco fluviale, giardini pubblici e aree attrezzate, aree giochi, i portici del concentrico, parcheggi ed altre aree di sosta dei veicoli, impianti sportivi. A questi luoghi si aggiungono biblioteche, musei, strutture ospedaliere, luoghi di culto, aree cimiteriali, aree monumentali, aree pubbliche. Nell’elenco poi le aree oggetto di divieti di consumo di bevande alcoliche previsti dalle ordinanze in vigore (es. piazza Boves, giardini Fresia, via Bonelli, corso Giolitti e area “quadrilatero, zona “Agorà”, piazza Costituzione, via L. Einaudi, Via Bongiovanni) e poi l’area dormitorio della Croce Rossa, via San Giovanni Bosco, viale Angeli, Parco Resistenza, la via Massimo d’Azeglio e l’area della mensa Caritas. E naturalmente la zona della Stazione Ferroviaria, dei giardinetti, dei sottopassi e delle aree adiacenti (l’elenco dettagliato è disponibile nel testo dell’ordinanza).
Poiché l’ordinanza vieta anche giacigli improvvisati o precari sul suolo pubblico, la notizia di questa nuova misura sarà veicolata attraverso i presidi rivolti ai senza fissa dimora e in particolare la mensa Caritas, gli operatori dell’educativa di strada e la Croce Rossa in modo che si possano incoraggiare le persone senzatetto a usare, anche in considerazione delle temperature autunnali che ormai si registrano, le possibilità di accoglienza che gli attori sociali attivi sul territorio mettono a disposizione.
“Questo strumento ha natura preventiva, anticipa la soglia di allarme del sistema e fa sì che in seguito a una determinata sequenza di comportamenti, non necessariamente criminosi, si possa arrivare al divieto di stazionamento in alcuni spazi pubblici e permette una gradualità negli interventi là dove le persone hanno comportamenti di forte disturbo, a prescindere dall’eventuale percorso, talvolta parallelo, dei processi penali”, ha spiegato l’Assessora alla Polizia locale Cristina Clerico.
Così la Sindaca Patrizia Manassero: “La misura che l’ordinanza introduce riguarda la persona che compie atti vandalici o degrada, non la persona in povertà o disagio. Nel primo caso, non risultando sufficienti le iniziative messe in campo fino ad ora, si è valutato opportuno un passo ulteriore per portare al rispetto delle regole della convivenza sociale. Nel secondo caso serve un’azione integrata con servizi sanitari e sociali, su cui stiamo lavorando per una ancor maggiore sinergia. Monitoreremo la sua applicazione affinché sia uno strumento preventivo a beneficio della collettività. E continueremo a lavorare per affrontare il tema della povertà o del disagio che abita, seppure in maniera limitata, anche a Cuneo”.

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