Era il 16 settembre 2022, esattamente due anni fa, quando una giovane donna iraniana, Masha Amini, moriva per mano della polizia morale a Teheran. L’accusa era semplicemente quella di portare l’hijab in modo scorretto, lasciando fuoriuscire una ciocca di capelli. È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha innescato una spirale di proteste che ha attraversato tutto il Paese, coinvolgendo non solo le donne, ma la società intera, in un dissenso popolare mai raggiunto fino a quel momento.
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