Sarà un autunno da protagonista all’Asl CN1 per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), un piano di investimenti parte di Next Generation EU. Un congruo numero dei lavori relativi ai 24 interventi previsti (alcuni già conclusi), sia strutturali sia di investimento tecnologico, con una spesa complessiva di circa 35 milioni di euro, saranno avviati prima di fine anno. I lavori sono seguiti dal Servizio Tecnico dell’Asl CN1 diretto da Luca Folco, con Patrizia Simondi responsabile unico del procedimento. Realizzate le COT, Centrali Operative Territoriali collocate a Cuneo, Mondovì, Saluzzo e Savigliano e inserite nei Distretti, sono ora stati affidati i lavori della Casa di Comunità di Verzuolo e iniziati quelli delle Case di Comunità di Dronero, di Borgo San Dalmazzo e dell’ospedale di Comunità di Saluzzo. A Cuneo (Mater Amabilis) il progetto è in fase di validazione e l’inizio lavori è previsto entro metà ottobre così come a Mondovì; a Dogliani a fine settembre, mentre a Fossano è in fase di revisione il progetto esecutivo. A Ceva il cronoprogramma prevede l’avvio delle opere tra ottobre e novembre per la Casa e l’Ospedale di Comunità. Il progetto “Ceva ospedale sicuro”, sempre nel PNRR, ma con un finanziamento ad hoc di circa 5 milioni per gli interventi di antisismica, è in programmazione.
A Savigliano sarà avviato il cantiere della Casa di Comunità a ottobre con la sostituzione dell’ascensore, a fine anno con gli altri lavori sull’immobile.
Luigi Domenico Barbero, direttore del Distretto Sud Ovest e coordinatore delle attività del dipartimento di integrazione territoriale, si sofferma sul nuovo modello di Sanità territoriale che prenderà corpo attraverso gli interventi in programma: “Il Decreto Ministeriale 77 prevede la riorganizzazione sul territorio alla luce della presa in carico di pazienti con cronicità e bisogni sanitari e socio-sanitari, con risposte che contribuiscano anche alla deospedalizzazione. Le COT, centrali operative territoriali sono già attive e certificate, entro fine 2025 avremo 9 case di comunità sui vari distretti con l’aggregazione di medici di medicina generale, specialisti, infermieri, amministrativi per offrire risposte dirette ai cittadini e inoltre 3 ospedali di comunità”.
Nel merito delle grandi apparecchiature invece sono già stati collocati 3 macchinari a Saluzzo: telecomandato digitale, mammografo e TAC 128 banchi (apparecchiatura a bassa emissione di radiazioni). A Savigliano, entro fine anno, sarà invece acquisita una seconda TAC 128, gemella di quella già in funzione e finanziata dall’Asl con fondi propri.
Il direttore generale dell’Asl CN1, Giuseppe Guerra: “Nonostante alcuni intoppi, peraltro in parte prevedibili quando devono essere avviate importanti ristrutturazioni di immobili, talvolta in parte anche soggetti ad autorizzazioni della Sovrintendenza, i problemi sono stati affrontati e risolti. L’impegno è stato ed è importante e per questo ringrazio in particolare il Servizio Tecnico, soprattutto Patrizia Simondi e il direttore Luca Folco”.
L’ambizioso programma dell’Asl dovrà concludersi, secondo le indicazioni della Regione Piemonte, entro fine 2025.