Questa mattina (mercoledì 18 settembre) a Sala Alberto Musy del Comune di Torino ha ospitato la conferenza stampa di presentazione del Referendum Cittadinanza.
Con questo Referendum, promosso da diverse associazioni e movimenti, l’Italia si allineerebbe alle norme sulla cittadinanza dei maggiori Paesi europei: dopo 5 anni di permanenza legale in Italia, si potrà richiedere la cittadinanza italiana e trasmetterla alle proprie figlie e ai propri figli minorenni. La normativa in vigore stabilisce invece che la cittadinanza italiana possa essere concessa ad una persona straniera legalmente residente nel territorio della Repubblica da almeno 10 anni. Il quesito propone di dimezzare tale termine, riportandolo a 5 anni, com’era previsto dalla legislazione prima del 1992 e com’è stabilito in diversi altri Stati UE.
Presenti in Sala rappresentanti delle istituzioni e della società civile della città di Torino e del Piemonte che hanno condiviso le ragioni dell’iniziativa referendaria. “Questa semplice modifica della legge sulla cittadinanza è doverosa – spiega la consigliera regionale Giulia Marro (AVS) -. Rappresenterebbe una conquista decisiva per la vita di molti cittadini di origine straniera ( circa 2.500.000 persone) che, in questo Paese, non solo nascono e crescono, ma da anni vi abitano, lavorano e contribuiscono alla sua crescita. Siamo uno dei Paesi in Europa con le condizioni più ristrette in termini di concessione di cittadinanza (tranne per chi invece ha parenti anche lontani italiani, per cui i parametri sono molto più facili). Sosteniamo questo referendum perché dobbiamo rompere le barriere che creano discriminazioni tra persone che sono nate e cresciute in Italia, che possono alimentare sentimenti di ingiustizia e quindi disgregare il patto sociale, fondamentale per una comunità coesa”.
Per firmare: https://referendumcittadinanza.it/