Sabato 14 settembre il palazzetto di Cuneo ha ospitato i Pink Floyd Legend e il loro spettacolo “Atom Heart Mother”, dedicato al celebre “album della mucca” ma anche ai brani più potenti ed emozionanti della band inglese, in una serata che è stata un tripudio di musica, immagini e luci. Un “tributo” (anche se il termine potrebbe apparire riduttivo) che è stato molto apprezzato dai tantissimi spettatori per il livello artistico a 360 gradi, in particolare per l’assoluto rispetto filologico dell’esecuzione, di fatto “maniacale”; quasi quanto il livello di preparazione (e quindi di aspettativa) del pubblico, che ha dimostrato con calore di apprezzare attraverso applausi e standing ovation, non solo sul finale.
Oltre due ore e mezza di spettacolo (con l’interruzione di pochi minuti per il cambio set, per far salire sul palco coro e orchestra per la seconda parte dello spettacolo) e un totale di oltre cento artisti coinvolti, tra cui il coro dei Polifonici del Marchesato in una grande esibizione, insieme a un ensemble di Fossano Musica, a completare una band di musicisti strepitosi. Questi artisti hanno alle spalle, oltre a tanta preparazione, un’esperienza che li ha portati finora a esibirsi in totale davanti a qualcosa come 150.000 persone, ma erano alla loro “prima” in un palazzetto (per altro acusticamente non semplice, in questo caso).
Il pubblico cuneese li ha premiati con tanti applausi, fin dalla prima canzone (“Shine on you crazy diamond”), poi ancora di più ai perfetti assoli vocali di “The great gig in the sky”, e poi via via tra brani da “Animals”, “The final cut”, “The wall” e ancora “Wish you were here”, “Comfortably numb” e altri pezzi di culto per i fan. Compresa l’esecuzione della suite “Atom Heart Mother”, introdotta da un video di complimenti ai Pink Floyd Legend da parte di Ron Geesin (musicista che curò gli arrangiamenti originali dell’opera).
Tanti i messaggi della serata nella sua parte visiva, anche questi in rigoroso stile Pink Floyd; tra i tanti, una citazione da Eisenhower (“Ogni arma, ogni guerra, ogni missile è un furto a chi ha fame e non ha cibo, a chi ha freddo e non ha vestiti”).
Il messaggio più forte dell’iniziativa è stato comunque il suo risvolto benefico: la serata è stata organizzata da Euphoria Sound Events e il gruppo della manifestazione Onde Sonore di Tarantasca a titolo volontario per aiutare la sezione cuneese della Lilt, Lega italiana lotta contro i tumori, la cui presidente Patrizia Manassero ha ringraziato vivamente. Inoltre a inizio serata, un ringraziamento è stato rivolto anche alla Neurochirurgia dell’ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo.
L’evento si è imposto per qualità, firmando una pagina di primissimo piano nel panorama cuneese della musica dal vivo (su cui da anni ormai si registra una forte “nostalgia” nel capoluogo), per la gioia e la fortuna di chi ama la musica suonata da vivo e ha potuto vivere un’esperienza semplicemente unica.