È stata indetta mercoledì 18 settembre alle 14 la nuova asta per la vendita dell’area edificabile di via Piccapietra a Madonna dell’Olmo. Si tratta della quinta in un anno. La procedura si svolgerà nel salone del Consiglio comunale.
All’asta quattro lotti, autonomi, come richiesto dai residenti e dal Comitato di quartiere per rendere più fattibile la vendita, non obbligando l’operatore a intervenire contemporaneamente sulla totalità dell’area. Di conseguenza, l’edificazione del comparto destinato all’edilizia libera privata, non comporterà l’obbligo di edificare anche nel comparto destinato all’edilizia residenziale pubblica.
L’area invenduta è in parte di proprietà del Comune (per le opere di urbanizzazione ma ancora in carico dell’azienda fallita) e in parte sotto la gestione del curatore fallimentare.
Gli abitanti della zona, che da più di 10 anni sono esasperati perché avevano acquistato villette e appartamenti vicino agli impianti sportivi in un’area che doveva essere residenziale, con servizi e attività commerciali, in cui far crescere i loro bambini, e che, dopo il fallimento della ditta costruttrice, si sono ritrovati a vivere in un cantiere abbandonato, sperano che questa sia la volta buona. Una situazione che riguarda circa 150 persone, la maggior parte famiglie con figli piccoli. Più volte il Comitato di quartiere, guidato da Alberto Parola, ha raccolto e segnalato i problemi e aveva anche chiesto l’apertura della strada (inaugurata alcuni anni fa dall’amministrazione comunale e rimasta chiusa) per far passare i camion in vista dei lavori nell’area tra i palazzi e le villette, ma il curatore fallimentare, che ne ha la responsabilità, aveva bloccato la possibilità di passaggio agli automezzi. Tra le richieste urgenti, anche la manutenzione dei marciapiedi che provoca il ristagno dell’acqua e mette a rischio l’incolumità degli abitanti. Ora si spera che, con la nuova asta, la situazione si possa sbloccare.