Le avverse condizioni atmosferiche hanno portato gli organizzatori a cancellare la Tatra Skymarathon, gara di trail running inserita nel circuito Golden Trail World Series.
A Tatra (Polonia) Alice Minetti e Liviana Mandrile (Boves Run) e gli altri atleti qualificati a questa competizione, sono stati bloccati a poco più di un terzo di gara. Troppo alti i rischi per l’incolumità degli atleti. Nel primo tratto di gara le portacolori della Boves Run avevano dimostrato una bella condizione di forma transitando all’intertempo rispettivamente al 23mo e 35mo posto. Il rammarico cresce se si pensa che gli atleti sono stati fermati prima delle più impegnative salite (con pendenze fino al 40%), terreno sul quale le due ragazze possono fare la differenza.
Minetti e Mandrile avranno comunque modo di rifarsi nelle prossime tappe del circuito a settembre a Mill Valley e Mammonth Lake (Usa) prima della finale di ottobre in Svizzera. Proprio per l’accesso alla finale, a causa della cancellazione di questa prova, cambia in corso d’opera il regolamento del circuito. La classifica per accedere all’ultima prova sarà stilata in base ai tre migliori punteggi ottenuti nelle gare del circuito (non più quattro come previsto originariamente)
Quasi una corsa a ostacoli il Tatra Trail a cui hanno preso parte Elisa Cavallo e Damiano Franchino. I due bovesani, impegnati sul percorso di 15 km con circa 700 metri di dislivello, hanno dovuto districarsi nel fango portando comunque a termine la gara.
Fra le donne, bel 21mo posto per Elisa Cavallo. Accompagnata da Franchino, la giovane ha fermato il cronometro in 1h43’25” confermando il costante percorso di crescita. Dominio assoluto delle atlete di casa che conquistano tutto il podio con Iwona Januszyk (1h22’24”), Aleksandra Jedrzejewska (1h23’32”) e Natalia Tomasiak (1h26’25”).
Damiano Franchino taglia il traguardo insieme con Elisa Cavallo. Il riscontro cronometrico lo porta ad occupare la 165ma piazza su 420 partecipanti. Anche in questo caso il successo va all’atleta di casa Marcin Kubica (1h04’44). A pochi secondi giungono il transalpino Frederic Tranchand (1h04’52”) e l’altro polacco Bart Przedwojewski (1h05’20”).