C’è una buona parte della provincia di Cuneo che impiega dai 45 minuti a più di un’ora per raggiungere una stazione ferroviaria.
Questi i risultati che emergono da un’indagine dell’Istat (relava al 2022, pubblicata a dicembre 2023) che mira a fornire “nuovi indicatori statistici a livello comunale sull’accessibilità ai nodi infrastrutturali”. L’obiettivo della rilevazione, in breve, è quello di misurare se i Comuni d’Italia siano ben collegati alle principali reti di trasporto (autostrade, ferrovie, porti e aeroporti).
Attenzione: per l’ambito ferroviario, l’Istat misura la distanza di un Comune da una stazione “in cui è presente un traffico di treni a lunga percorrenza“, ovvero che hanno treni veloci, collegano grandi città e poche fermate intermedie, anche internazionali.
Ferrovie “inaccessibili e distanti”
Benché il Piemonte in generale non sia messo così male sull’accessibilità alle stazioni ferroviarie, ci sono parecchie aree critiche, soprattutto in montagna. Per il 33,9% dei Comuni piemontesi le linee ferroviarie sono “inaccessibili e distanti”, con un tempo che oscilla tra i 45-60 minuti (zone pre-apine) e più di un’ora (zone montane). Rientra in questa classe temporale tutta la zona delle Alpi Marittime, con i Comuni di Limone Piemonte o Entracque.
Secondo l’Istat “il determinismo ambientale, in particolare il ruolo dell’orografia, spiega gran parte delle aeree inaccessibili a Nord sulle Alpi e al Centro con gli Appennini”.
E la distanza con le autostrade?
Anche le autostrade sono “inaccessibili e distanti” per una parte (il 33,22%) di provincia cuneese, secondo le mappe dell’Istat.
Qui tuttavia è minore, rispetto alle ferrovie, la porzione di Comuni che sono distanti più di 60 minuti da un’autostrada. Nel cuneese la maggior parte dei paesi dista dai 15 ai 45 minuti dal casello più vicino.