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Lunedì 16 settembre 2024

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Le contraddizione tra l’opera d’arte genuina e riproduzione su larga scala

Alessandro Gioiello lavora a Racconigi è un giovane artista che agisce tra la sacralità dell'arte classica al prodotto comune

Savigliano

La Guida - Le contraddizione tra l’opera d’arte genuina e riproduzione su larga scala

Alessandro Gioiello, è un artista nato a Savigliano nel 1982 che vive e lavora a Torino e Racconigi.
Dopo aver conseguito il diploma di maturità artistica presso l’Istituto “Ego Bianchi” di Cuneo, si iscrive nel 2001 al corso di pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Nel 2006 studia presso l’Academie Minerva di Groningen e partecipa ai workshops della Fondazione Spinola-Banna per l’Arte di Poirino. Dal 2007 al 2011 svolge attività di tutor presso l’Accademia di Belle Arti di Brera in Milano. Nel 2009 realizza la sua prima mostra personale, Make yourself at home, presso DMT Loods di Hertogenbosch (NL), alla quale seguono esposizioni organizzate presso le gallerie Glance di Torino, Nothing Else contemporary art di Napoli, Kosmos gallery di Mosca e Metroquadro arte contemporanea di Rivoli.
Già a partire dal 2005 partecipa ad innumerevoli mostre collettive, allestite, tra le altre, nelle seguenti sedi espositive: Museo Regionale di Scienze Naturali e Palazzo Madama di Torino, Castello di Rivara-Center for contemporary Art di Rivara (TO), Fondazione Peano di Cuneo, National Academy Museum di New York.
Nel 2011 è invitato alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, nel Padiglione Accademia. Artista finalista al Premio Cairo 11, nel 2012 espone al 63° Premio Michetti e nel 2014 si aggiudica il premio acquisizione al Premio Lissone. I suoi lavori figurano nelle collezioni di Unicredit Private Banking e nelle raccolte del MAC di Lissone. Nel 2017 è stato con la musa mostra “Stanze” a Savigliano al Museo Civico e Gipsoteca Calandri.

“Il  lavoro di Alessandro Gioiello, nella sua produzione più diversificata, ragiona in particolare sulla contraddizione tra opera d’arte genuina e riproduzione su larga scala, con le possibili declinazioni di reimpiego che ne conseguono – Scive Alessandro Botta – Queste opere, definite come “arazzi”, nascono nel 2008: si tratta perlopiù di “ritagli” di pittura antica (Giotto, Beato Angelico, Leonardo da Vinci, Peter Paul Rubens, Jean-Antoine Watteau), che insistono su porzioni figurative centrali o accessorie delle composizioni originali (volti, architetture e decorazioni varranno come esempi), realizzate con il chiaro intento di fornire una nuova identità e significato ai frammenti, scardinando di fatto il legame con le matrici di appartenenza.
Il risultato finale è frutto di una tecnica di lavoro inaspettata, ma comunque in linea con la tradizione della pittura occidentale: le immagini sono realizzate polverizzando –a più riprese- filamenti di lana colorata su una superficie di Velcro, montata su telaio, attraverso un procedimento che, per certi versi, può richiamare alla tecnica della velatura in pittura, comunemente utilizzata sin dalle origini. Le interruzioni (verticali) che si percepiscono in questa serie rompono la continuità dell’immagine che normalmente ci si aspetterebbe, mostrando un effetto di sospensione non molto distante dal banale e riconoscibile inceppamento di una stampante, domestica o industriale che sia. Come per la serie degli “arazzi”, il suo lavoro sul collage (intrapreso a partire dal 2010) si colloca in aperta sfida e confronto con l’arte antica, proponendo nuove alternative di osservazione. Ed ecco che opere come Due cani da caccia di Jacopo Bassano o l’Adorazione dei magi di Giorgione entrano rispettivamente in dialogo (o cortocircuito) visivo con una marina e una natura morta olandesi, verificando inaspettate possibilità compositive. Un procedimento che si spinge oltre, connettendo gerarchie di linguaggi e iconografie molto differenti tra loro: è il caso delle opere settecentesche La Bièvre di Hubert Robert e Vue sur les chutes à Tivoli di Jean-Joseph-Xavier Bidauld che, nei montaggi realizzati, entrano in comunicazione con frammenti comuni, rintracciati sulla stampa periodica di ampia diffusione”.

Alessandro Gioiello, Giovane filosofo, 2015

Alessandro Gioiello, Giovane filosofo, 2015

Alessandro Gioiello, Due cani, 2014

Alessandro Gioiello, Due cani, 2014

Alessandro Gioiello, Demoiselles, 2013.

Alessandro Gioiello, Demoiselles, 2013.

Alessandro Gioeillo

Alessandro Gioeillo

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