Il progetto “PLAYtheGAME: dall’abilità digitale al diritto allo sport inclusivo”, promosso dall’Asl Cn1, ha ricevuto un finanziamento di 27 mila euro della Fondazione CRC.
L’iniziativa era stata creata dalla struttura di Neuropsichiatria Infantile ed era rivolta a minori con diagnosi di disturbo del neurosviluppo in comorbidità a disturbi percettivo e motori.
Nella stessa tranche di finanziamento ha beneficiato dei fondi anche il progetto “Scan Me!” del dipartimento di Salute Mentale, che faceva parte dello stesso bando.
“La letteratura scientifica segnala come questa specifica categoria di bambini (che soffrono di disturbo del neurosviluppo ndr) presenti un livello di attività fisica ridotto, uno stile di vita sedentario e una scarsa tolleranza all’esercizio. – spiega Franco Fioretto, direttore della NPI – Queste difficoltà, spesso riscontrate in minori con diagnosi di disturbo dello spettro dell’autismo, oltre a limitare l’accessibilità allo sport e alla socializzazione, li rendono maggiormente inclini a malattie croniche associate, come ad esempio l’obesità. Sulla base di queste premesse, il progetto prevede la strutturazione di un training di abilitazione sportiva attraverso l’utilizzo di dispositivi digitali e exergames, già in uso nel nostro Servizio all’interno dell’ambulatorio Isola Digitale”. Le competenze, acquisite durante questo periodo di video-gioco, saranno esercitate successivamente
in ambienti reali come campi da tennis e piste bowling.