Pressing della Regione su Anas e impresa Edilmaco. Oggi, lunedì 5 agosto, prima Giunta fuori dal grattacielo di Torino. Si è riunita a Limone, in municipio, e poi è salita al cantiere del Tenda dove ha incontrato il Comitato di monitoraggio (sindaci della Vermanagna, Borgo, Cuneo, Camera di Commercio), coordinato dal presidente della Provincia Luca Robaldo, e i giornalisti.
Anas ha confermato il cronoprogramma aggiornato qualche giorno prima del 30 giugno, data in cui il valico doveva essere aperto alla viabilità: fine lavori entro il 15 novembre, poi circa un mese per i collaudi e tunnel agibile entro il 2024.
Buona parte degli amministratori presenti spera in questa nuova promessa ma pochi sono disposti a scommettere che sarà mantenuta. La loro richiesta è di essere informati tempestivamente su eventuali variazioni per poter dare aggiornamenti e spiegazioni ai cittadini e alle imprese.
Regione e membri del Comitato hanno le “armi spuntate” nei confronti di Anas. Non possono fare altro che vigilare e fare pressione sul Governo che porti le istanze del territorio alla Conferenza intergovernativa per i collegamenti nelle Alpi del Sud, organismo in cui si prendono le decisioni.
La Regione si è attivata per verificare la fattibilità del doppio senso di marcia nel Tenda bis da quando sarà aperto alla viabilità sino alla conclusione della seconda canna mediante l’alesaggio del traforo storico. Un incarico da 30.000 euro per far studiare al “Professor Giuseppe Ferro del Politecnico di Torino lo studio delle modalità per l’apertura a doppio senso di marcia del tunnel”. Sembrerebbe praticabile l’ipotesi in modalità di cantiere e quindi con velocità ridotta e alcune prescrizioni. Il progetto una volta definito sarà fatto proprio dal Governo e portato all’approvazione della Cig.
I lavori nel tunnel storico
Con lo stralcio dal contratto Anas-Edimaco dell’alesaggio del traforo storico, per fare il gemello del Tenda bis, il lavoro costerà circa 70 milioni in più rispetto le previsioni.
La progettazione è in corso e dovrà essere: “Approvata dalla Commissione intergovernativa (Cig) e poi serviranno le garanzie delle risorse da parte del governo francese, visto che l’Italia ha già assicurato la copertura economica della sua quota”, ha detto Cirio.
Ristori fino a 3 milioni dalla Regione
Dalla Giunta regionale è arrivato un impegno riguardo ai ristori al territorio. “La Regione – ha spiegato il governatore Cirio – ha pagato di tasca propria tre milioni di euro per le navette della neve. Anas (Gruppo FS ndr) ce ne darà una parte e noi li restituiremo tramite bonus per i ritardi dei cantieri, come previsto dalla legge“.
Saranno distribuiti con il sistema del “cratere” ha detto Cirio ovvero di più nelle zone più vicine al cantiere e poi al resto del territorio. “Le modalità saranno definite con i sindaci e il Comitato di Monitoraggio quando avremo la certezza dei fondi realmente disponibili” hanno spiegato il presidente e l’assessore ai Trasporti Marco Gabusi.
La sindaca di Cuneo, Patrizia Manassero, ha evidenziato: “Non solo turismo e commercio da Limone al capoluogo soffrono della chiusura del collegamento ma anche tutto il mondo dell’artigianato e delle imprese che sulla Francia hanno un mercato non indifferente. Bene che i ristori vengano dati al territorio ma siamo molto attenti all’apertura del tunnel“.
Rinunciate alle ferie
Il cantiere si fermerà dal 9 al 18 agosto. Cirio: “Abbiamo sentito parlare di una settimana di stop dei lavori in agosto per le ferie, auspichiamo che questo non avvenga perché questo cantiere, come sappiamo, di stop ne ha già subiti molti”.