Anche la Corti dei Conti del Piemonte ha ricevuto un esposto riguardo firmato dal Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori (Codacons); il documento riguarda gli autovelox non a norma e in particolare vuole verificare se ci siano stati “danni erariali”, ovvero impatti negativi sul bilancio dello Stato e delle amministrazioni locali.
La Corte dei Conti piemontese non è da sola: emessi esposti anche per Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia.
“La Corte di Cassazione ha precisato che è nulla una sanzione elevata con un autovelox approvato ma non omologato – scrive il Codacons nell’esposto – In tema di violazioni del codice della strada per superamento del limite di velocità, è illegittimo l’accertamento eseguito con apparecchio autovelox approvato ma non debitamente omologato”.
“Il fatto descritto dunque – conclude il documento – potrebbe comportare una raffica di ricorsi giurisdizionali dei cittadini cui sono state notificate le multe comminate in virtù di tali autovelox non a norma con la conseguenza che tutti i Comuni destinatari dei ricorsi dovranno impiegare tempo e risorse economiche per la difesa in giudizio, per il pagamento delle spese legali e dei rimborsi. É chiaro che tutto ciò comporta un ingente danno all’Erario”.