Si è riunita alle 18.30 di ieri, venerdì 2 agosto, sotto la presidenza di Marco Margaria, l’assemblea del Bacino imbrifero del Po. Il ruolo del Bacino imbrifero montano è quello di attuare interventi di organizzazione e sostegno del sistema locale di protezione civile, di tutela e promozione ambientale e di promozione nell’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili. Quella che ieri sera si è radunata nella consueta sede di via Santa Croce a Paesana è stata un’assemblea i cui membri erano letteralmente gli stessi di qualche mese fa. Questo perché, pur essendo trascorsi ormai quasi due mesi dalla tornata elettorale di inizio giugno, molti Comuni non hanno ancora provveduto a comunicare al Consorzio le attestazioni dell’avvenuta nomina dei nuovi rappresentanti in esito alle ultime elezioni amministrative. Motivo per il quale, non essendosi ancora verificate le condizioni per il rinnovo dell’assemblea consorziale, hanno costretto Margaria a convocarla nella sua ultima composizione.
Assenti i rappresentanti dei Comuni di Oncino, Ostana, Bagnolo, Piasco e Verzuolo, l’assemblea ha prima approvato all’unanimità i verbali della seduta precedente e poi l’equilibrio di bilancio. Che per il Bacino imbrifero montano del Po è una cosa mai in discussione, dal momento che l’ente prima incassa i sovracanoni derivanti dalla produzione di energia elettrica e poi li ridistribuisce, perlomeno in parte. Ma il punto ha fornito anche l’occasione per una sonora “tirata d’orecchie” a quei Comuni che ciclicamente tardano tantissimo a fornire la rendicontazione di come sono stati spesi i fondi ricevuti dal Bim. A fine seduta, le parole del presidente Margaria: “Stasera arriviamo alla fine di un percorso che, penso di poter dire senza timore di smentita, ci ha permesso di portare a casa risultati importanti e gratificanti. Un lavoro per il quale ringrazio tutti voi che mi siete stati al fianco e il segretario Gianluca Ghiglione. Ci rivedremo probabilmente a fine settembre con una nuova assemblea, frutto delle nomine dei vari Comuni. Io mi ricandido. Ho due terzi dei sindaci che mi appoggiano. Conto di poter proseguire nel lavoro portato avanti in questi anni”. Poi l’applauso finale. Non formale. Ma denso di gratitudine nei confronti di un presidente che forse il Bim da anni e anni non aveva.